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 Anche stavolta la tradizione (negativa) è stata rispettata: dalle Nazionali è ritornato un interista infortunato. A darne l’annuncio proprio Simone Inzaghi in conferenza: « Bastoni è tornato con un affaticamento muscolare e sentiva fastidio: sicuramente con la Samp non ci sarà e speriamo di recuperarlo al più presto».

Domani il dottor Piero Volpi valuterà, grazie agli esami strumentali, l’entità del problema ai flessori della coscia sinistra accusato dal centrale. Assenza pesante per la capacità di Bastoni di impostare la manovra: D’Aversa – allenatore che già col Parma aveva sempre fatto soffrire i nerazzurri – ha già preannunciato che piazzerà un uomo ( Thorsby ?) su Brozovic e avere un’alternativa nel dare fluidità al giropalla avrebbe fatto molto comodo ai nerazzurri.

Le caratteristiche dell’attacco della Samp – dove non sono presenti granatieri – hanno fatto propendere la scelta su Federico Dimarco , con la conferma di Perisic e Darmian sulle corsie esterne ( Dumfries , tirato a lucido dalle ottime prestazioni in Nazionale, deve ancora immagazzinare i principi difensivi come esterno nella linea a cinque). Tra l’altro, quanto fosse forte anche come centrale nella linea a tre Dimarco, l’Inter l’ha potuto constatare pure nella gara del 25 aprile contro il Verona allora allenato da Juric , una prestazione super che ha convinto definitivamente Marotta e Ausilio a riportare a casa il ragazzo.

Tra i giocatori più spremuti in Nazionale, ci sono De Vrij , Skriniar e Brozovic , sempre in campo e mai sostituiti nelle tre gare di Olanda (dove l’interista ha relegato in panchina De Ligt ), Slovacchia e Croazia (per l’Epic nerazzurro pure un gol, decisivo, segnato proprio nel derby contro Skriniar). I tre saranno tutti regolarmente in campo pure a Marassi, dove Inzaghi ripartirà con tutti i migliori lasciando nel cassetto il turnover. A completare la batteria dei centrocampisti Hakan Calhanoglu , pure lui reduce dal tour de force con la Turchia ma imprescindibile per Inzaghi. Nella batteria delle alternative, ci sarà comunque anche Stefano Sensi , pure lui precettato regolarmente per Genova nonostante gli acciacchi in azzurro: «Dopo che è tornato, ha svolto il primo giorno lavoro leggero – ha spiegato Inzaghi – negli altri due ha lavorato molto bene e ha superato il fastidio che l’ha condizionato in Nazionale».

Quagliarella e Caputo possono giocare insieme nell’attacco della Sampdoria? «Se in fase difensiva fanno quello che devono fare possono coesistere» taglia corto Roberto D’Aversa che parla più volte di “coraggio” per inquadrare la gara con l’Inter. «Quando giochi con le grandi squadre se resti ad aspettare prima o poi il gol te lo fanno. Certo alcuni giocatori andranno limitati. Gran parte del gioco dell’Inter passa da un elemento fondamentale come Brozovic e lui va limitato. Ci penserà Thorsby ? Beh, qualcuno lo seguirà», sorride il tecnico blucerchiato. D’Aversa ha un grande rapporto anche a livello personale con l’ex mister nerazzurro Antonio Conte , padrino di sua figlia.

Oggi l’Inter risente ancora della gestione del tecnico leccese? «Sicuramente è una squadra mentalizzata. Una mentalità che Conte ha creato in due anni. Affrontiamo la squadra che anche oggi è favorita per lo scudetto. Sono partiti giocatori importanti che sono stati rimpiazzati bene. Anzi con Calhanoglu sono migliorati a centrocampo. Anche Inzaghi era il miglior allenatore che potessero prendere» dice D’Aversa che si dice soddisfatto del mercato: «Sono rimasti giocatori che potevano partire come Audero , Thorsby e Damsgaard . E’ arrivato Caputo che avevo già inseguito in passato e poi dei giovani di talento. Candreva fa 400 presenze in A? Complimenti, gliene auguro altre 400. Lui sta bene e secondo me avrebbe potuto anche fare di più». Gli Ultras doriani saluteranno la squadra all’ingresso allo stadio ma non saranno in gradinata perché aspettano il ritorno alla capienza al 100 per cento negli stadi. «Li ringrazio per il saluto ma mi farebbe piacere vederli tornare nella Sud. So che importanza ha il nostro pubblico. Rispetto la loro scelta ma averli in gradinata sarebbe fantastico», dice D’Aversa che è sereno sul ritorno di Orsato a dirigere l’Inter: «E’ il miglior arbitro in Italia e in Europa. Dà ampie garanzie».

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