GARMIN VIVO SMART 4, L’ultimo fitness tracker di Garmin è senza dubbio uno dei più evoluti del mercato ma soffre l’avanzata degli smartwatch

Il successo degli smartwatch e la disponibilità di modelli dal costo contenuto, l’interesse verso i fitness tracker e le smart band si è raffreddato molto rispetto al passato. Per competere nel mercato dei dispositivi indomabili dedicati al fitness, il Vivosmart 4 introduce nuove funzionalità e nuove idee per riuscire a primeggiare sulla concorrenza.

Il più recente fitness tracker di Garmin è infatti il primo del suo genere a integrare un pulsossimetro. A questo si aggiunge la nuova funzione denominata Body Battery che misura le riserve di energetiche attraverso l’elaborazione dei dati acquisiti durante l’intero arco della giornata. Ma inquadriamo il prodotto e partiamo dalla composizione dell’offerta. Il Vivosmart 4 non è un tracker pensato per gli sportivi e gli atleti di alto profilo, bensì per chi svolge attività fisica in modo sporadico e per chi desidera monitorare il proprio livello di fitness. Il Vivosmart 4 è disponibile in due misure per adattarsi al meglio al polso di chi lo indossa: il modello piccolo/medio (S/M) misura 15 x 10,5 x 197 millimetri e pesa 16,5 grammi; il modello largo (L) misura, invece, 15 x 10,5 x 223 millimetri e pesa circa 17,1 grammi.

La misura più piccola è disponibile in quattro colorazioni – blu, grigia, nera e viola – mentre il modello più grande è realizzato solo in colore nero. Grazie al peso estremamente ridotto il fitness tracker di Garmin è molto comodo da portare anche mentre si dorme. Il Vivosmart 4 è dotato di un piccolo schermo Oled sul quale è possibile vedere l’ora, le metriche e le statistiche raccolte. Il display di tipo touch con supporto allo swipe permette inoltre di interagire con il dispositivo, visualizzare le notifiche e gestire le attività. Sotto allo schermè presente anche un tasto a tocco che semplifica l’aperta e lo scorrimento dei menu. Tuttavia l’esperienza con la gestione touch non è delle migliori a causa di una lettura poco precisa del touch; l’interazione peggiora quando il display è umido, bagnato o sporco.

Lo schermo stretto e molto allungato offre una superficie molto ridotta per la visualizzazione delle informazioni e per la lettura delle notificheIl pulsossimetro permette di rilevare il parametro SpO2, ovvero il livello di ossigenazione del sangue. Questa funzione, introdotta per la prima volta da Garmin lo scorso anno con il modello Fenix 5X Plus e indirizzata agli escursionisti che si muovo in alta montagna, è utilizzata dal Vivosmart 4 per eseguire misurazioni biometriche nell’arco dell’intera giornata e durante il sonno; l’utente può comunque eseguire misurazioni singole in manuale quando lo ritiene necessario . Al momento i dati rilevati non sono utilizzati per scopi diagnostici e l’effettività utilità per l’utente è limitata anche perché non viene fornita alcuna indicazione di merito sul valore rilevato.

L’unico caso in cui i dati forniti dal pulsossimetro possono risultare utili è quello in cui il valore rilevato scenda al di sotto del 90%. Senza dubbio l’elemento più interessante è il tracciamento del valore SpO2 durante il sonno e il grafico fornito all’interno dell’app Garmin Connect. Il valore SpO2 mostra naturali fluttuazioni, ma in assenza di problemi respiratori dovrebbe rimanere sopra il 90% per la maggior parte del tempo. L’altra nuova funzione introdotta da Garmin e denominata Body Battery fornisce una stima delle energie residue, un po’ come il livello di carburante nel serbatoio della macchina. L’algoritmo alla base del Body Battery prende in considerazione i dati di movimento e i parametri registrati durante i momenti di attività e risposo.

Questi permettono di elaborare una stima delle energie spese e recuperate e forniscono un’indicazione dello “stato di carica” del corpo.Anche in questo caso il modo migliore per leggere le informazioni offerte da questa funzione è quello di visualizzarle attraverso l’app Garmin Connect. Sul piccolo display del Vivosmart 4, infatti, è possibile leggere solo il valore riassuntivo senza la possibilità di osservare l’andamento durante il giorno.

ATTIVITÀ Rispetto ai dispositivi più evoluti di Garmin, il pacchetto di attività che è possibile registrare con il Vivosmart 4 è molto limitato, ma probabilmente adatto alla maggior parte di chi pratica attività fisica occasionale o leggera: camminata, corsa, allenamento di forza, nuoto, yoga, ellittica, allenamento cardio e “altro” (quest’ultimo per registrare attività non presenti nella lista. Uno dei limiti più grandi del Vivosmart 4 e un elemento da tenere in grande considerazione prima dell’acquisto risiede nell’assenza del Gps integrato e nell’impossibilità di utilizzare quello dello smartphone accoppiato al dispositivo. Tutte le metriche registrate, come ad esempio la distanza percorsa durante una camminata o una sessione di corsa, sono quindi derivate dai dati catturati dai sensori di movimento e dagli accelerometri. Il risultato è una scarsa precisione nel rilevamento delle distanze. Il Vivosmart 4 traccia anche il parametro VO2 Max che indica la quantità massima di ossigeno che l’organismo è in grado di consumare durante l’attività fisica. Per ottenere un valore significativo di questo parametro è necessaria la registrazione di alcune attività in modo che il dispositivo possa calibrare in modo corretto la misurazione.

FUNZIONI SMART E GARMIN CONNECT Come tutti i dispositivi smart prodotti da Garmin anche il Vivosmart 4 supporta le notifiche dallo smartphone sia in formato testuale sia attraverso la vibrazione del dispositivo in caso di chiamate telefoniche, messaggi e altre notifiche da app. Nel caso del Vivosmart 4 il problema che abbiamo riscontrato è l’impossibilità di filtrare quali app di terze parti possono inviare notifiche e quali no; in pratica avete solo la possibilità di ricevere tutte le notifiche oppure di non riceverne nessuna. Inoltre, la lettura della notifiche dei messaggi sul piccolo display è tutt’altro che funzionale: lo schermo scorre in modo verticale e una volta avviato lo scroll della notifica questa passerà due volte sullo schermo e poi non avrete possibilità di rileggerla. L’app Connect è senza dubbio uno dei punti di forza della piattaforma Garmin che affianca al software presente sullo smartphone anche un portale web dove è possibile consultare tutte le informazioni e lo storico dei dati legati al vostro profilo. L’app fornisce una visione d’insieme delle metriche registrate dal dispositivo e la possibilità di analizzarle singolarmente nel dettaglio. Il resoconto giornaliero è completo di tutte le informazioni e delle statistiche calcolate elaborando tra loro i diversi dati rilevati. A volte i grafici possono risultare più complessi da leggere rispetto a quelli della concorrenza, ma Garmin ha da sempre scelto di lasciare all’utente la possibilità di scendere nel dettaglio e di non fermarsi a una versione semplificata dei dati raccolti.

AUTONOMIA La piccola batteria integrata nel dispositivo è accreditata di un’autonomia di 7 giorni con rilevatore cardio attivo, ma con la funzione SpO2 disattivata. In questo caso si perdono le statistiche relative al livello di saturazione dell’ossigeno nel sangue durante la fase di sonno, sacrificando dati interessanti – è una parte consistente del costo del dispositivo stesso – per guadagnare autonomia. Con tutto attivo la batteria del Vivosmart 4 riesce a coprire comune quattro giorni anche con la registrazione di qualche attività; questo in parte grazie all’assenza del Gps che drenerebbe troppa energia alla batteria.