Bce lancia le nuove banconote da 100 e 200 euro: la risposta ai falsari

Molti direbbero era ora. Infatti, dopo moltissimi anni si rinnovano completamente la serie Europea delle banconote da 100 e da 200 euro. L’inserimento di queste nuove banconote di ultima generazione, non sarà solo un fatto estetico ma bensì ancora una volta una lotta contro i falsari. Infatti, quest’ultime avranno la peculiarità di renderle immuni ad ogni tipo di falsificazione.

La Banca centrale europea ha divulgato un’immagine le nuove banconote da 100 e 200 euro che entreranno in circolazione il 28 maggio 2019.

Sono le ultime due della serie «Europa», e «si avvalgono di nuove e innovative funzionalità di sicurezza, con il metodo “feel, look and tilt”», cosi ha spiegato la Bce in una nota.

Nella parte superiore della striscia argentata un ologramma con satellite mostra piccoli simboli dell’euro che si muovono intorno al numero e diventano più chiari sotto la luce diretta. La striscia argentata mostra anche il ritratto di Europa, il motivo architettonico e un grande simbolo dell’euro.

Le nuove banconote da 100 e 200 euro presentano anche un numero smeraldo migliorato. Muovendo una banconota, la cifra brillante nell’angolo inferiore sinistro produce l’effetto di una luce che si sposta in senso verticale; il numero inoltre cambia colore, passando dal verde smeraldo al blu scuro. Le nuove banconote da mostrano anche il simbolo dell’euro che compare più volte all’interno del numero.

Oltre alle caratteristiche di sicurezza che si possono vedere ad occhio nudo, le banconote in euro contengono anche caratteristiche di sicurezza leggibili meccanicamente. Sulle nuove banconote queste funzionalità sono state migliorate e ne sono state aggiunte di nuove per consentire di elaborare e autenticare rapidamente. Il membro del comitato esecutivo Bce Yves Mersch, nel suo discorso di presentazione delle nuove banconote, ha sottolineato che con il passaggio ai nuovi 100 e 200 euro l’intera serie di banconote in euro offrirà una più forte protezione contro la contraffazione.

Il numero di banconote in euro false rimane contenuto nella seconda metà del 2017

● Nel secondo semestre del 2017 sono state ritirate dalla circolazione 363.000 banconote in euro false ● Circa l’85% delle falsificazioni ha riguardato i tagli da €20 e €50 ● L’autenticità di qualsiasi banconota in euro può essere verificata con il metodo “toccare, guardare, muovere” ● I biglietti in euro continuano a essere un mezzo di pagamento affidabile e sicuro Nella seconda metà del 2017 sono state ritirate dalla circolazione circa 363.000 banconote in euro false, in aumento del 9,7% rispetto alla prima metà del 2017 e del 2,8% rispetto alla seconda metà del 2016.

Le probabilità di ricevere una banconota falsa sono molto scarse. La quota di falsi resta su livelli molto contenuti in rapporto al numero di biglietti autentici in circolazione, che mostrano un costante incremento sin dalla loro introduzione, registrando ritmi di crescita più elevati di quelli del PIL. Nel 2017, ad esempio, il volume e il valore delle banconote in euro in circolazione sono aumentati di circa il 5,9% e il 4,0% rispettivamente. Al momento circolano ben oltre 21 miliardi di biglietti in euro per un valore totale che supera 1,1 mila miliardi di euro.

Nella seconda metà del 2017: ● i tagli da €20 e €50 hanno continuato a far registrare il numero più elevato di falsificazioni fra le banconote; nell’insieme questi due tagli rappresentano circa l’85% dei falsi; ● la maggior parte delle banconote falsificate (97,8%) è stata rilevata in paesi dell’area dell’euro; circa l’1,7% dei falsi proviene dagli Stati membri dell’UE non appartenenti all’area dell’euro, mentre lo 0,5% da altre parti del mondo. Verifica l’autenticità delle tue banconote! Fin dall’emissione della prima serie di biglietti in euro, l’Eurosistema (costituito dalla BCE e dalle banche centrali nazionali dei 19 paesi dell’area dell’euro) incoraggia i cittadini ad avere un atteggiamento vigile quando ricevono una banconota.

L’autenticità dei biglietti può essere facilmente verificata con il metodo basato sulle tre parole chiave “toccare, guardare, muovere”, illustrato nella sezione “The €uro” del sito Internet della BCE e nei siti delle banche centrali nazionali. Se una banconota appare sospetta, va subito confrontata con un’altra di autenticità comprovata. Se il sospetto di falsificazione trova quindi conferma, il cittadino è pregato di contattare le forze dell’ordine o, a seconda della prassi vigente nel paese, la banca centrale nazionale o una banca commerciale. L’Eurosistema sostiene le forze dell’ordine nella lotta alla falsificazione di valuta.

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L’Eurosistema è impegnato in varie attività di comunicazione per aiutare i cittadini a riconoscere le falsificazioni, nonché per assistere le categorie professionali che operano con il contante affinché le apparecchiature di selezione, verifica e accettazione delle banconote riescano a individuare e a trattenere i falsi in maniera affidabile. L’Eurosistema ha il dovere di salvaguardare l’integrità dei biglietti in euro e di continuare a migliorare la tecnologia delle banconote. Essendo ancora più sicura, la seconda serie di banconote, denominata “Europa”, contribuisce a preservare la fiducia dei cittadini nei confronti dell’euro. Nella prima metà del 2019 l’Eurosistema ha in programma di immettere simultaneamente in circolazione la nuova banconota da €100 e quella da €200, gli ultimi due tagli della serie “Europa”. L’Eurosistema condurrà una campagna di comunicazione sull’introduzione dei due biglietti, entrambi muniti di alcune nuove caratteristiche di sicurezza, per informare il pubblico in generale e le categorie professionali che operano con il contante. L’Eurosistema continuerà a offrire sostegno ai produttori e ai fornitori di attrezzature per il trattamento delle banconote nell’aggiornamento delle apparecchiature e dei dispositivi di controllo dell’autenticità ai fini dell’accettazione dei nuovi biglietti.

Nel 2014 si è verificata una netta diminuzione, in numero e controvalore, delle banconote euro sospette di falsità. Questa forte riduzione (-60%) è dovuta principalmente all’andamento dei sequestri effettuati (prima della circolazione) dalle forze di polizia che si sono fortemente ridotti rispetto all’anno precedente. Questo non deve far pensare ad un rallentamento nell’azione di contrasto ma piuttosto all’eccezionalità del dato 2013:dopo anni in cui i sequestri ammontavano a poche migliaia di pezzi, nel 2013 sono stati sequestrati euro falsificati per più di 1,5 mln di pezzi (per un controvalore di quasi 80 mln€) e nel 2014 quasi 0,5 mln di pezzi (per un valore di più di 25 mln€). Se il 2013 rappresenta un fenomeno di particolare rilievo nella storia recente dei sequestri di euro falsificati, il 2014 si pone al secondo posto con un risultato eccellente. Da notare che nel 2014 sono stati effettuati sequestri di banconote da 10€, fenomeno questo mai verificatosi negli anni precedenti, in misura addirittura maggiore rispetto al 2013.

Diverso si presenta l’andamento dei sequestri e ritiri durante la circolazione, ovvero privi dei sequestri. In questo caso gli euro falsificati nel 2014 sono aumentati del 60% in controvalore e del 40% in numero rispetto al 2013. Questo forte aumento è dovuto a diversi fattori: un effetto statistico dovuto alle conseguenze dell’introduzione del nuovo sistema SIRFE di rilevazioni degli euro falsificati e un aumento effettivo del fenomeno verificatosi soprattutto nei mesi luglio-settembre 2014 seguito da una riduzione nei mesi successivi.

Nel 2014 anche la composizione per taglio si è modificata: si è infatti verificato un forte incremento del numero di pezzi da 20€ a fronte di una riduzione di quelli 100€ e da 10€. I pezzi da 50€ hanno mantenuto sostanzialmente la stessa percentuale del 2013. Il taglio da 10€, che aveva visto un’espansione nel corso del 2013 si è andato progressivamente riducendo grazie all’introduzione della nuova versione “Europa”. Questo cambiamento di composizione ha comportato una riduzione del valor medio per banconota (da 46 a 40 euro).

A livello geografico l’area maggiormente interessata dal fenomeno si conferma il Nord e la regione Lazio. Analizzando però le variazioni rispetto al 2013 si può notare come alcune regioni, a fronte di un aumento generalizzato del fenomeno, siano aumentate sensibilmente più di altre sia in percentuale che in valore assoluto: esempio è la Campania e la Puglia.

Il taglio da 5€ rappresenta da se un fenomeno interessante, pur rimanendo marginale sia per numero di pezzi che per controvalore, si è assistito nel corso del 2014 ad un fortissimo aumento della diffusione delle banconote da 5€, riguardante anche la serie “Europa” in Sicilia , e in Lombardia.

L’anno 2014 è stato segnato da un’intensa attività delle forze dell’ordine che hanno posto in essere sequestri di monete (10 volte maggiore ai ritiri dell’anno precedente), prima della loro immissione in circolazione, per oltre 300.000 pezzi, soprattutto da 2€. I ritiri ed i sequestri durante la circolazione hanno segnato anch’essi un forte aumento (70% e 80%, rispettivamente, in numero e valore). Anche in questo caso il 2014 ha visto livelli elevati di ritiri nella parte centrale dell’anno per poi ridursi leggermente negli ultimi mesi, forse proprio in virtù dei forti sequestri avvenuti a settembre.
La distribuzione geografica del fenomeno si concentra in poche regioni, come Lombardia e Campania, che da sole concorrono a 2/3 del totale.

Area Euro

Con l’introduzione dell’euro nel circuito monetario internazionale, la moneta unica ha assunto un’importanza di portata transnazionale, travalicando di gran lunga anche i confini dell’Unione europea. In previsione del ruolo che avrebbe svolto la nuova espressione monetaria, con il Regolamento del Consiglio U.E. n. 1338/2001fu istituito un dispositivo giuridico di tutela che ha previsto anche l’istituzione di Organi comunitari e nazionali deputati alla loro applicazione. In Italia il dispositivo è stato recepito con il decreto legge 25 settembre 2001, n.350 – convertito, con modificazioni, dalla legge 23 novembre 2001, n. 409 – recante “Disposizioni urgenti in vista dell’introduzione dell’Euro”. Da ultimo, il Decreto Legge 1/2012, convertito con modificazioni dalla Legge 27/2012, ha recepito il citato regolamento (CE) 44/2009 e le disposizioni contenute nella decisione nr.14 del 16 settembre 2010 della Banca Centrale Europea, e ha adeguato, con l’articolo 97, la normativa nazionale in materia di protezione dell’euro, individuando, tra l’altro, nel Ministero dell’economia e delle finanze, l’Autorità competente all’emanazione delle disposizioni applicative nazionali per ciò che concerne le modalità di trasmissione per via telematica dei dati e delle informazioni relative al ritiro dalla circolazione dai gestori del contante di banconote e monete metalliche in euro sospette di falsità.
Schematicamente, il sistema si può riassumere in tre punti:
> individuazione delle banconote e delle monete false tramite sequestro delle forze di polizia ovvero ritiro dalla circolazione di quelle sospette da parte dei gestori del contante (banche, uffici postali, società che effettuano la conta e il trasporto del contante per conto terzi, ecc.);
> raccolta e analisi dei dati che caratterizzano le falsificazioni da parte della Banca d’Italia e dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, quali organi deputati alla perizia di autenticità e alla classificazione in categorie di falsi già noti (la classificazione delle nuove tipologie di falsificazione è effettuata unicamente dalla Banca Centrale Europea);
> centralizzazione dei dati tramite Autorità Nazionali deputate allo studio del fenomeno e dello scambio di dati e informazioni, anche ai fini dello sviluppo delle indagini, con gli altri uffici, sia nazionali sia comunitari (in particolare, BCE ed EUROPOL), nonché, in funzione delle sue responsabilità, con la Commissione europea.[/read]