Video Highlights Napoli Milan 3-2: Sintesi e Gol

NAPOLI-MILAN 3-2 – Pazzesco al San Paolo! Il Napoli ribalta la partita: imbucata di Diawara, per Insigne. Che, con una grande intuizione, serve Mertens e fa godere gli azzurri. Milan in bambola.

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La seconda giornata di Serie A ci porterà già un bel Big Macht che lascerà migliaia di tifosi incollati davanti gli schermi di qualsiasi dispositivo elettronico.

Sabato 25 agosto 2018 alle ore 20:30 Napoli – Milan si affronteranno per giocare la seconda giornata del campionato di Serie A 2018 2019.

Nell’articolo spiegheremo in maniera dettagliata come seguire la bellissima partita fra Napoli – Milan in Streaming Gratis • Come vedere Napoli – Milan dove vederla

Dove vedere Napoli Milan in tv

Come noto la partita Napoli Milan sarà trasmessa in diretta live tv su  Sky Sport con un grande pre partita e come al solito un post partita per fare l’analisi sulla gara appena trasmessa, con interviste, Highlights e pagelle. Il calcio d’inizio sarà alle ore 18.

Dove vederla in streaming

Inoltre la gara Napoli – Milan sarà in anteprima anche per gli abbonati Sky su Sky Go, che consente di vedere i programmi Sky su pc e dispositivi mobili.

Ci sono poi tanti altri siti che trasmetteranno la gara in streaming: Il consiglio che diamo sempre ai nostri lettori, è quello di vedere la partita in modo del tutto legale, e no sui soli siti come Rojadirecta.

Emittenti che svolgono il proprio diritto d’autore fuori dei confini del nostro paese:

Paesi Bassi con l’emittente Sanoma Media Netherlands;
Svezia con l’emittente Modern Times Group;
Slovacchia con l’emittente Slovenská Televízia;
Suriname con l’emittente Surinaamse Televisie Stichting;
Turchia con l’emittente Turkish Radio and Television Corporation;
Paraguay con l’emittente Sistema Nacional De Television;
Svizzera con l’emittente Schweizer Radio und Fernsehen;
Serbia con l’emittente Radio-televizija Srbije;
Portogallo con l’emittente Rádio e Televisão de Portugal;
Repubblica Ceca con l’emittente Ceca Ceská Televize

L’aveva rimessa in piedi r con un gioiello, quelle I partita al San Paolo d: (quasi) due anni fa: controllo al limite dell’area e sinistro fulminante sotto l’incrocio. Suso or mai ci ha abituati a colpi così, ma la rete del 27 agosto 2016 era una novità assoluta: prima d’allora non aveva mai segnato un gol col Milan. Tornava dal prestito al Genoa, Montella ne fece un pilastro del suo progetto di gioco. Ed è vero, quel match finì male (4-2 per il Napoli) come l’avventura dell’Aeropla- nino sulla panchina rossonera, ma il decollo di Suso da lì non s’è più arrestato. Anche quest’estate non è stata semplice, per il 24enne di Algeciras: pi i ma la clausola da 38 milioni che lo rendeva abbordabile per i club esteri, poi le voci di un possibile sacrificio sull’altare del mercato per fare cassa e puntare a nuovi acquisti. I ra gli interessati c’era anche il Napoli: uno scambio di maglie tra esterni d’attacco, con Callejon in direzione Milano, a lungo è sembrato tutt’altro che fantacalcio. L’arrivo del d.t. Leonardo ha messo un punto: Suso è diventato intoccabile, per la gioia di Gattuso che lo considera fondamentale. Piede da fuoriclasse, numero da mediano (l’8, quello che aveva sulle spalle il suo allenatore quando giocava…): domani Jesus tornerà sul trampolino che l’ha lanciato in alto.

FIDUCIA Lo farà accompagnato dall’entusiasmo del tifo rosso nero, troppo a lungo in astinen za di gare ufficiali. Ieri a Milanello una folla di tifosi ha accompagnato l’uscita dei giocatori dal cancello dopo l’allenamento. C’è curiosità per vedere all’opera la squadra, che ha proseguito le prove tattiche sotto gli occhi di Gattuso, stavolta senza Maldini ad accompagnare la seduta. L’undici per la sfida ai vicecampioni d’Italia sembra fatto: se Musacchio sarà titolare della cattedra difensiva in attesa che Caldara prenda confidenza, le quotazioni di Bakayoko a centrocampo sono in costante ascesa. L’esordio del francese, apparso tra i più in forma, spingerebbe Bonaven tura avanti al poste dello squalificato Calhanoglu. Se «Timù» sta bene, Gonzalo lliguain sta benone: dagli allenamenti filtrano voci di un Pipita carico a molla, pronto a.l’ennesimo show da ex.

I sentimenti contano, certo, come il passato. Ma Carlo Ancelotti non vuole perdersi nei ricordi. Il Milan è stato la sua storia calcistica, da giocatore prima e da allenatore dopo. Il cuore gli batterà forte, probabilmente, nel ritrovarsi contro quelle magliette rossonere, un’emozione che gli mancava da 9 anni, da quando lasciò l’Italia per andare a vincere in mezza Europa. Adesso, però, deve assolvere a un compito niente male, deve garantire al Napoli quel qualcosa in più che manca da 27 anni, da quando cioè Diego Maradona abbandonò Napoli dopo 2 scudetti, una Coppa Uefa, una Supercoppa Italiana e una Coppa Italia. «Vogliamo continuare a coltivare il sogno che non si è mai interrotto, spero di poter dare io quel poco che manca», ha spiegato l’allenatore.

ESORDIO Per la prima volta al San Paolo, il calendario gli ha messo contro proprio il Milan, quello di Gonzalo Higuain e Pepe Reina, il cui ricordo appartiene a un passato nemmeno tanto remoto. Gli occhi di Fuorigrotta, in ogni modo, saranno tutti per lui, sugli spalti sono previsti 50.000 mila spettatori per il primo sold out stagionale. «La vittoria contro la Lazio ha accelerato i tempi di crescita della nostra autostima. Le vittorie aiutano e se vinci contro grandi squadre, come il Milan, il processo va più veloce». Ancelotti è determinato, ragiona con la mentalità di grande allenatore qual è. «L’anno scorso sono mancati 4 punti per battere la Juventus. Quest’anno dobbiamo provare a recuperarli, il gruppo deve lavorare con applicazione. Io sto cercando di cambiare qualcosa e spero di avere i risultati al più presto».

VALUTAZIONI II cambiamento, appunto. «Stofacendo delle valutazioni. Non sto pensando a un dualismo Mertens-Milik, ho provato in allenamento a farli giocare insieme e i risultati sono stati buoni. C’è chi si sentirà penalizzato, in questo periodo, ma bisogna stare sereni perché con l’inizio della Champions d sarà spazio per tutti. Tutti sono sullo stesso livello, non vedo gelosie, individualismi. L’eccesso di protagonismo è la rovina del gruppo e nel Napoli non c’è», ha osservato Ancelotti che confermerà la stessa formazione che ha battuto la Lazio, con Karnezis in porta e Milik al centro dell’attacco. «Mi chiedete del pessimismo che d circonda. Probabilmente nasce dal fatto che il nostro mercato non è stato travolgente. Quest’anno, a sarà grande competitività. Inter, Milan e Roma si sono rinforzate, credo che la quota scudetto sarà più bassa rispetto allo scorso campionato».

Rino Gattuso è allegro e concede battute: dà effettivamente l’impressione di essere un allenatore appagato e l’uomo «più felice al mondo». D buon umore – che spera di poter mantenere anche nella tarda serata – è conseguenza di una serie di condizioni. Rino è così sereno che sembra rinato: «Gordon Singer mi ha detto di non credere a quello che per tanto tempo si è scritto. Mi è stato fatto il funerale per un mese e mezzo, invece la proprietà ha fiducia nello staffe d ha ribadito di lavorare sereni». Gattuso sente di aver trasmesso tante buone sensazioni anche alla squadra: questione di feeling, la tecnica e gli schemi potranno arrivare dopo. «Sarà una stagione impegnativa ma può essere anche molto positiva, al di là della partenza difficile: l’obiettivo è migliorarci rispetto all’anno scorso ed entrare in Champions. Sono tranquillo perché so come abbiamo lavorato e quanta fatica abbiamo fatto: so anche della nuova consapevolezza della squadra, il nostro motore è pieno di benzina. Con il Napoli voglio vedere personalità e non spegnere mai la luce». Un altro buonissimo motivo di compiacimento è aver portato in squadra Higuain, che stasera tornerà a Napoli da ex e che intorno a sé vedrà espressioni meno raggianti: il pubblico di casa non l’ha perdonato. «Solo con lui non vinceremo nessuna partita, Gonzalo è uno dei dieci giocatori più fòrti al mondo, ma serve giocare da squadra. Poi dipende dalle stagioni, guardate André Silva: speriamo non succeda il contrario a Higuain. Io, intanto, mi tocco…». Anche la scaramanzia può essere utile a conservare lo stato d’animo.

GASATA La squadra ha invece una ragione tutta sua per sentirsi carica. «Leo e Paolo portano adrenalina e aria nuova, vedo la squadra gasata davanti a loro e questo mi fa stare bene*. Quella che giocherà a Napoli è ancora simile alla precedente versione, eccezion fatta per il Pipita. Per i nuovi, di cui Rino si dice nuovamente lieto e soddisfatto, arriverà presto il tempo. «Caldara? Viene da un calcio totalmente diverso, ma è una spanna sopra gli altri. Bakayoko? Pensavo fosse più lento, invece mi ha stupito per dinamismo: può fare anche il vertice basso. Castille)o ha gamba frizzante e sa ribaltare subito l’azione». L’ultima incoronazione è per Donnarumma: «Lui e Reina si divideranno le competizioni. Gigio può diventare il più fòrte al mondo: deve prendere esempio da Pepe per come interpreta il ruolo, in campo e fuori Ha avuto una fortuna incredibile e ora sta a lui: deve solo fare copia-incolla».