Dove e come vedere Roma – Milan diretta tv e live Streaming gratis Sky o Dzan

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«Sì mister, ce la faccio». Era la risposta che Rino Gattuso si aspettava da Dries Mertens, riuscire ad utilizzarlo dal primo minuto contro il Benevento. Ora la decisione spetta al coach e la comunicherà questa mattina, nel corso della riunione tecnica prima del pranzo da consumare nell’hotel che ospita il Napoli nel pregara del derby con il Benevento. Ritrovare il bomber che ha segnato di più nella storia del club azzurro, avrà un valore tecnico ma anche psicologico, il simbolo di un’emergenza iniziata il 13 novembre e che sta finalmente per concludersi. Dopo i rientri di Koulibaly, Ghoulam e dello stesso Mertens, nella lista dei convocati di oggi ci saranno anche Ospina, Hysaj e Demme: tutti e tre cominceranno dalla panchina il derby campano e Gattuso potrà utilizzarli, soprattutto l’esterno ed il centrocampista, durante la gara per dare respiro a Di Lorenzo e Bakayoko. Mertens non sarà al top della condizione, però oggi è quasi certo che giocherà titolare, così come non gli capitava dal 16 dicembre, quando al 16’ di Inter-Napoli fu costretto ad uscire per una brutta distorsione alla caviglia sinistra.

Sono trascorsi 74 giorni da allora ed il Napoli è passato dal secondo posto in classifica (a -3 dal Milan capolista) all’attuale settimo, con un -4 dalla zona Champions. Per Dries sarà la presenza numero 250 in serie A e il Benevento è una delle due squadre, con il Pescara, contro cui l’attaccante belga ha una media-gol superiore ad una rete a partita: 4 in 3 gare ai giallorossi. Battendo i sanniti, gli azzurri aggancerebbero nuovamente la Lazio a quota 43, in attesa di conoscere il risultato di Roma-Milan, con l’auspicio che possa esserci un pareggio. Questa potrebbe essere la settimana decisiva per la squadra di Gattuso, con due gare casalinghe (Benevento oggi e Bologna domenica allo stadio Maradona) e la trasferta di mercoledì a Sassuolo. Con tre vittorie (ma anche con due successi ed un pari), gli azzurri potrebbero arrivare alla settimana dei tre scontri diretti (Milan, Juventus e Roma tutti in trasferta) con l’organico nuovamente al completo e con una ritrovata vena agonistica, mentre le avversarie cominciano adesso a mostrare segni di fatica. Gattuso ha tutta la squadra dalla sua parte e ha chiesto ai giocatori di stringere i denti perchè il tour de force sta per finire ed i rinforzi stanno tornando.

L’obiettivo di oggi è vincere la quarta gara di fila casalinga in campionato e tutte con la porta inviolata contro Juventus, Parma e Fiorentina: se anche oggi dovesse arrivare un successo senza reti al passivo, sarebbe il quarto di fila come non succedeva da marzo 2011. Ritroveranno nuova linfa anche Politano e Insigne, schierati ai lati del belga, ma Gattuso punta molto anche sul terzo gol di fila di Zielinski, magari con un tiro dalla media distanza, che rappresenta una specialità del polacco, così come di tutta la squadra. Solo il Bayern Monaco (13) ha segnato più reti da fuori area del Napoli (11) nei cinque maggiori campionati europei. Piotr da utilizzare come mezzala sinistra nel centrocampo a tre, oppure come trequartista dietro Mertens, e con Fabian Ruiz a destra e Bakayoko riferimento centrale. Per la difesa, Meret dovrebbe continuare a difendere i pali della porta, anche se Gattuso vuole decidere solo a poche ore dall’inizio della gara se schierare Ospina dopo 4 gare out, e davanti dovrebbe esserci una linea formata certamente da Di Lorenzo e Koulibaly, con Rrahmani e Ghoulam che sembra abbiano vinto i ballottaggi con Maksimovic e Mario Rui. L’esterno algerino ha dimostrato di aver recuperato la condizione nello squarcio di gara contro il Granada e oggi Gattuso pensa di premiarlo utilizzando dal primo minuto: sarebbe la quinta volta in questa stagione. Ultima partita da titolare, Napoli-Empoli di Coppa Italia dello scorso 13 gennaio.

Un dato è scontato: oggi al “Maradona” non si approssima un Benevento tremebondo come quello che nel settembre del 2017 muoveva i primi passi in serie A e fu rispedito nel Sannio sotto 6 reti. La truppa di Pippo Inzaghi, invece, è di ben altra pasta. «Attraversiamo un ottimo momento – puntualizza il tecnico – Lo attestano le ultime partite disputate. Ci attende un impegno che potrebbe apparire proibitivo, ma siamo pronti e non vediamo l’ora. Evidente, però, che per portare a casa punti in questi stadi occorre bissare la gara fatta contro la Roma, praticamente perfetta e priva di sbavature». E chissà che non ci scappi addirittura la grande impresa, la vittoria dei giallorossi è quotata ad 8, il pari a 5: «Beh, battere una big è molto difficile, pressoché impossibile. Comunque ci proviamo. Resta prioritario che il Benevento giochi e sia propositivo, pronto a sovvertire il pronostico». La squadra di Super Pippo non vince da 7 turni, ma nelle ultime 5 partite ha pareggiato 4 volte. Di fronte, un Napoli che ha dovuto riporre i sogni di gloria: «Resta una squadra straordinaria, pur se che ha avuto delle difficoltà. E, poi, c’è comunque, il rischio che uno dei suoi top player possa cambiare la sfida con una giocata, come riuscì a Lorenzo Insigne all’andata». Pippo Inzaghi assisterà dalla tribuna al match causa la squalifica; in panchina andrà il vice, Maurizio D’Angelo, un veneto-napoletano che non sarà all’esordio assoluto, avendo guidato già il Chievo alla salvezza nel 2004/5, surrogando Mauro Beretta. La formazione dovrebbe registrare una sola variante rispetto alla gara con la Roma: in luogo di Glik, cui l’espulsione è costato il primato dei giocatori di movimento onnipresenti, lasciato al bolognese Tomiyasu, dovrebbe iniziare Tuia; per il resto, squadra immodificata, con una residua chance per Roberto Insigne di scalzare Ionita e incrociare di nuovo il fratello Lorenzo.

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