Croazia: la Dalmazia ha tanto da offrire, a pochi chilometri dall’Italia

Ormai è da anni solidamente posizionata tra le mete di mare preferite dagli italiani: la Croazia ci attira grazie a un mare da sogno, una natura ancora intatta, buona gastronomia e belle strutture ricettive, il tutto a poca distanza dall’Italia e a prezzi appetibili. Le destinazioni interessanti sono tantissime, qui vi suggeriamo un itinerario in Dalmazia, tra città, mare, isole e natura.

Quando dall’aereo diretto a Spalato ci si affaccia al finestrino, il mare dalmata sembra una collana di smeraldi collegati tra loro da un filo blu cobalto e azzurro di acqua marina. Così si presenta l’arcipelago, centinaia di punti verdi che man mano si avvicinano e diventano sempre più grandi. Sono solo alcune delle più di 1200 isole che appartengono alla Croazia. Visitarle tutte sarebbe impossibile, come riuscire a inserire tutti i luoghi di interesse di questo territorio così ricco di bellezze naturalistiche e di storia. Nel nostro percorso lungo la litoranea che va da Sebenico, capoluogo della Regione di Sebenico e Tenin fino a Zara capoluogo della Regione Zaratina, faremo qualche piccola sosta “fuori tragitto” con incursioni nelle isole e un passaggio nel Parco di Krka. Per non perdere nulla, affittiamo una macchina all’aeroporto di Spalato.

La Regione di Sibenik

Lungo la litoranea dalmata che collega Spalato con Zara, prima di arrivare a Sibenik, ci fermiamo a Primosten, in italiano Capocesto. Meta molto gettonata in Croazia, sia per la sua posizione suggestiva su di un’isola oggi collegata alla terra ferma, sia per l’offerta turistica. Primosten emana da subito quell’attrazione fatale dell’estate a cui nessuno riuscirebbe a resistere. Bel mare, buon vino – è proprio qui a Primosten che nasce la produzione del Babic, vitigno a bacca rossa che viene coltivato circondato da muretti a secco – negozi di artigianato locale, come la piccola galleria Dana con ceramiche molto originali e il Gift Shop Olive dove vengono proposti gioielli fatti a mano e souvenir della cittadina; ma anche storia e suggestioni naturalistiche. Una prospettiva interessante la offre sicuramente la Chiesa di San Giorgio posizionata nel punto più alto del promontorio dalla quale si può ammirare il mare; ma il punto panoramico più emozionante è il nuovo santuario della Madonna di Loreto che affaccia su tutta la baia.

Prima di salutare questo villaggio di pescatori così ben conservato da più di 500 anni, ci concediamo un tuffo nell’azzurro di una delle spiagge della pineta della penisola Raduca a pochi metri dal centro storico cittadino. Concludiamo la giornata con una cena indimenticabile nell’agriturismo Jurlinori Dvori, esempio unico di architettura rurale della zona. Interamente costruito in pietra autoctona, questo agriturismo propone piatti della tipica tradizione dalmata come lo stufato di agnello. Dopo cena, in appena 20 minuti di macchina, arriviamo a Sebenico. Sibenik ha conosciuto il turismo inaspettatamente solo da pochi anni. È la prima città croata interamente fondata dai croati, a differenza delle vicine Zara e Spalato che hanno subito l’influenza romana e greca. Il centro storico ha preso vita intorno al 1400 e il più grande motivo di vanto è la Cattedrale di San Giacomo inserita nella lista dei siti patrimonio dell’Unesco, che si trova in Piazza della Repubblica, nel cuore della città. La si può ammirare in tutta la sua magnificenza dal ristorante caffetteria Gradska Vijecnica, ospitato all’interno della Loggia Grande del Palazzo Ducale edificato nel Cinquecento in epoca veneziana.

La Cattedrale è interamente costruita in pietra con una tecnica unica in Europa applicata da Giorgio Dalmata Orsini, padre putativo di questo splendido esempio di architettura sacra. Le lastre di pietra sono incastrate tra di loro senza l’ausilio di nessun collante. Persino la cupola è stata progettata e realizzata in questo modo e, insieme al battistero, costituiscono un unicum da non perdere. I lavori sono durati 105 anni dal 1431 al 1536 durante l’epoca delle terribili invasioni turche e delle epidemie di peste, ma Sebenico non venne mai conquistata grazie al suo sistema difensivo a “prova di esercito ottomano”. Quattro sono, infatti, le fortezze che la proteggono: quella di San Michele, che è la più antica e dalla quale si è partiti per la costruzione del centro abitato; la fortezza di San Giovanni, che si trova al di sopra del nucleo antico ed è alta 115 metri; la fortezza Subicevac, chiamata anche la fortezza Barone, che si trova a 80 metri sopra il livello del mare e la fortezza di San Nicola, eretta verso la metà del XVI secolo all’ingresso del canale di San Antonio per la difesa dagli attacchi via mare, che oggi è il secondo monumento patrimonio Unesco della città. Sono aperte al pubblico solo quella di San Michele e del Barone e si possono visitare con un biglietto unico che si può acquistare direttamente all’ingresso. Da quella di San Michele, all’interno della quale è stato costruito un anfiteatro che ospita ogni anno artisti di fama internazionale, si ha una vista da togliere il fiato su tutta la città e sulla baia di Sant’Antonio, meta ambitissima dagli amanti della vela.

Nella baia si incontrano il fiume Krka e il mar Adriatico, dando così quell’impronta “salmastra” alle sue spiagge. Dalla Baia il fiume è navigabile anche “contro corrente” fino a raggiungere il Parco Nazionale Krka, con le sue cascate di travertino perfettamente balneabili e visitabili anche attraverso percorsi di trekking segnalati. Il parco è raggiungibile in macchina e in pullman e dista solo 20 km da Sebenico. Passeggiando per le vie di questa città “di pietra” si respira proprio l’atmosfera di mare. Saranno forse i colorati ristoranti di pesce che si susseguono sul lungomare. Da non perdere l’insalata di polpo de Le More e l’antipasto a base di gamberetti, paté di tonno e sushi di tonno del ristorante Tomaseo. Per concludere la cena, la pasticceria Yum, che si trova accanto all’unica chiesa ortodossa rispetto alle oltre 20 cattoliche presenti solo nella parte storica, prepara una mousse al cioccolato dalla forma che riproduce il berretto tipico di Sebenico. Oltre a questo cappello, che si può acquistare in qualsiasi negozio di souvenir, tipico è il “bottone”. Si tratta di una riproduzione dell’antico bottone che decorava il tradizionale vestito maschile. Ljazer Civljak, che ha vinto il premio come miglior orafo dell’anno di tutta la Croazia nel 2016, propone nel suo negozio – Zlatarna Simon Civljak, che si trova nella via principale di Sebenico – orecchini, collane e bracciali composte da questi antichi bottoni. Nel 2007 lo stesso Ljazer ha ricevuto un altro premio per aver introdotto il “bagatin” come souvenir della città. Questa moneta è stata lo strumento di pagamento per oltre due secoli. Dal lato della Cattedrale, percorrendo sempre la via principale, c’è l’atelier KoKe della stilista Alexandra Cudina che arricchisce con colori vivaci le sue creazioni di abbigliamento e bigiotteria. In città consigliamo di rimanere almeno due notti. L’Heritage Life Palace Hotel è un vero incanto perché si trova a pochi minuti a piedi da Piazza della Repubblica e perché si fonde e confonde perfettamente con gli elementi del palazzo quattrocentesco dentro cui è stato costruito. Di fronte ha da poco aperto il King Kresimir Heritage Hotel, i cui proprietari sono di origine siciliana. Dalla terrazza della suite si gode la vista dei tetti della città e le camere hanno un sistema che collega tutti i dispositivi elettronici. Anche l’offerta di appartamenti è molto interessante: il The Gogala Palace non ha rivali, invece, per l’affaccio vista Cattedrale.