Paratici, com’è cresciuta la Juventus con l’arrivo di CR7?
«Ribadisco quello che ho detto al giornale portoghese Record. La Juventus è sempre stata una grande squadra, ma con l’arrivo di CR7 il livello degli altri giocatori è aumentato del 20-30%. Lui è il migliore della storia, lo dicono i trofei vinti».
Quindi, di conseguenza, l’ex madridista porterà anche la Champions League a Torino?
«Di certo accettiamo il ruolo di favoriti, del resto i ragazzi hanno già disputato due finali nelle ultime quattro stagioni. E ora siamo ulteriormente cresciuti. Ma non è matematico che si vinca, serve anche un po’ di fortuna. Quello che posso dire è che, grazie a Ronaldo ma non solo, adesso ci sentiamo pronti per sentirci ancora più competitivi e protagonisti. Se hai il miglior giocatore del mondo in squadra, è chiaro che la consapevolezza di tutti aumenta, ma la base era già alta, la Juventus compete sempre ai massimi livelli, negli ultimi anni abbiamo disputato grandi Champions, abbiamo grandissimi giocatori e adesso abbiamo anche CR7. La Champions è il nostro grande obiettivo. Non un sogno».
Passiamo al mercato: prendete il gallese Ramsey?
«Noi ci siamo, ma non siamo gli unici. Stiamo attenti a tutte le opportunità del mercato e lui è in scadenza. Si tratta di un ottimo calciatore e gioca pure in una grande squadra e in un grande torneo qual è la Premier League. Ma per ora è a tutti gli effetti un giocatore dell’Arsenal».
Il presidente Agnelli ha dichiarato che l’obiettivo della Juventus è di fare un altro colpo stile Ronaldo, ma prendendo un giocatore giovane: è Kylian Mbappé il grande sogno del futuro?
«È un’ipotesi molto fantasiosa. La fantasia aiuta, ma a gennaio poco e anche per giugno questo è un nome molto difficile».
E De Ligt?
«Lo monitoriamo, è fortissimo. Uno dei migliori profili nel suo ruolo anche considerando la giovane età. Ma i nostri difensori centrali hanno esperienza da vendere e noi li vogliamo confermare tutti. Chiellini, Bonucci, Benatia, Rugani e anche Barzagli. In questo mercato di gennaio cercheremo di mantenere tutti i giocatori della rosa. Poi, chiaro, se casomai dovesse andare via qualcuno sarebbe immediatamente rimpiazzato. Anzi, prima identificheremmo il sostituto e poi lasceremmo partire l’interessato. Ma ripeto, io proprio non vorrei cedere nessuno. Così come Kean. E Allegri è il miglior allenatore che la Juve possa avere».
Cos’è cambiato con l’addio di Marotta?
«Per me niente, continuo a fare le stesse cose di prima. Solo qualche esposizione in più a livello mediatico… Prima eravamo in quattro a prendere le decisioni, ora siamo in tre: Agnelli, Nedved e io. Beppe ci metteva tutta la sua esperienza, ma anche noi ne abbiamo accumulata in questi 9 anni».