Simone Dispensa, la sua triste storia: il tumore lo ha ucciso a 18 anni, tutta la classe si era vaccinata

Simone Dispensa, il ragazzo malato di tumore morto ad appena 18 anni. Purtroppo il tumore che lo ha colpito da diverso tempo ha avuto la meglio. Il povero ragazzo è morto lo scorso XXI Settembre. Simone aveva un osteosarcoma, un tipo di tumore delle ossa molto aggressivo.

La triste storia di Simone

Abbiamo conosciuto la sua storia lo scorso anno attraverso i media. Quel periodo il ragazzo aveva appena 17 anni, sottoporre a parecchi cicli di chemioterapia che lo hanno reso molto debilitante.

I suoi amici di classe volevano il tuo compagno torna a scuola e decisero di fare un gesto bellissimo nei confronti del loro amico vaccinandosi tutti contro l’influenza.

Non era solamente un gesto simbolico, ma soprattutto un gesto veramente importante perché Simone a causa delle numerose chemioterapia a pochissimi anticorpi, e quindi, il suo sistema immunitario non sarebbe riuscito neanche a sconfiggere una banale influenza.

La storia del ragazzo aveva emozionato l’Italia intera. Perfino il ministro della Salute dell’epoca Beatrice Lorenzin aveva espresso a parole e ringraziamenti verso i suoi compagni di classe:”Sinceri complimenti per una storia esemplare, bellissima, di senso civico e generosità”.

Simone il 15 ottobre avrebbe compiuto 19 anni

Simone ha affrontato la sua lotta ogni giorno, affrontando tutte le difficoltà con coraggio. Da poco era riuscito a prendere addirittura il diploma. Avrebbe voluto proseguire il suo percorso di studi iscrivendosi alla facoltà di Chimica, ma purtroppo questo tumore maligno aggressivo ha avuto la meglio.

Il sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere ha voluto esprimere la solidarietà alla famiglia del ragazzo in questo momento così difficile:

“Avevo conosciuto personalmente Simone e il fatto che non ci sia più è una perdita per tutti. Cercheremo sicuramente di ricordarlo in qualche modo”.

Tumori Ossei

I tumori ossei si formano quasi sempre all’interno di un osso e solo molto raramente sulla sua superficie esterna. I tumori del midollo osseo, che è l’organo preposto alla formazione delle cellule del sangue, non figurano tra i tumori ossei veri e propri. Pur essendo il numero di questi tumori molto esiguo, I’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ne distingue oltre 20 differenti forme.

Alcuni di essi colpiscono preferibilmente determinate parti dello scheletro, per es. Ia colonna vertebrale, il ginocchio o il bacino. Altri insorgono soprattutto ad una certa età. I tumori ossei sono denominati in base al tessuto osseo da cui originano e di cui imitano la struttura durante lo sviluppo. È possibile individuare tumori ancora immaturi in uno stadio molto precoce. I tumori maligni che producono sostanza ossea fondamentale sono detti osteosarcomi.

Se producono tessuto cartilagineo si chiamano condrosarcomi. Una forma frequente di tumore maligno osseo, costituito da cellule immature e che colpisce i bambini, è detto “sarcoma di Ewing” dal nome di colui che lo descrisse per primo. Gli osteosarcomi, i condrosarcomi e i sarcomi di Ewing costituiscono i tre principali tipi di tumori maligni ossei. Da questi tumori primari occorre distinguere le forme tumorali maligne che possono colonizzare ed infiltrare l’osso, e che provengono da neoplasie di altri organi (metastasi). Le metastasi migrano nelle ossa attraverso il circolo sanguigno e linfatico

Incidenza Su quattro tumori ossei tre sono di natura benigna. Probabilmente i tumori benigni sono ancora più numerosi, ma poiché non causano praticamente disturbi vengono scoperti solo per caso. Un tumore su quattro è però maligno: si tratta di un sarcoma (tumore maligno osseo). In Svizzera si registrano ogni anno da 80 a 100 nuovi casi di osteosarcoma: uno a due casi per 100’000 abitanti. Al momento della diagnosi circa un terzo dei pazienti non ha ancora 30 anni.

L’osteosarcoma e il sarcoma di Ewing colpiscono quasi esclusivamente i bambini, il condrosarcoma soprattutto le persone anziane. Decisamente più diffuse dei tumori ossei primari sono le metastasi dello scheletro che si manifestano soprattutto in età avanzata, ancor prima che si scopra il tumore primario (per es. dei polmoni, del seno o della prostata). (Fonte: Associazione Svizzera Registri Tumori 1990-1994) Sintomi I tumori ossei provocano spesso dolori che non dipendono dai movimenti e che possono manifestarsi anche di notte. A volte i tumori possono ostacolare i movimenti, sia per la loro localizzazione che per le dimensioni.

Talvolta si osservano anche gonfiori; la febbre è invece un sintomo più raro. Gli osteosarcomi insorgono in genere tra i 15 e i 25 anni e interessano nella metà dei casi il ginocchio. Gli osteosarcomi causano spesso dolori in età giovanile: vengono erroneamente attribuiti alla “crescita” o alle “lesioni” che il giovane si procura praticando lo sport. È molto raro che i gonfiori dell’osteosarcoma non facciano male. A differenza dell’osteosarcoma il condrosarcoma colpisce soprattutto le persone anziane. In genere i pazienti hanno già superato la quarantina. Il tumore insorge di preferenza nelle cinture scapolare e pelvica e nella parte superiore dell’omero e del femore. A volte i condrosarcomi si sviluppano dai tumori cartilaginei di natura benigna che possono insorgere in tutte le parti dello scheletro (si parla in questo caso di condrosarcomi secondari).

A differenza dei tumori cartilaginei benigni i condrosarcomi non colpiscono quasi mai le ossa delle mani e dei piedi. Al pari dell’osteosarcoma anche il sarcoma di Ewing colpisce soprattutto i bambini e i  giovani. Può insorgere in tutte le ossa, ma specialmente nelle ossa lunghe, le costole e il bacino. I sintomi più frequenti sono dolori e gonfiori, talvolta anche febbre. Cause Le cause dei tumori ossei sono pressoché ignote. Poiché l’osteosarcoma e il sarcoma di Ewing colpiscono più spesso i bambini di statura superiore alla media si è ipotizzata una relazione tra i tumori e lo sviluppo dello scheletro. Inoltre gli osteosarcomi colpiscono di frequente bambini che hanno già un altro tumore maligno degli occhi, molto raro e a carattere familiare.

Queste osservazioni, unitamente ad alterazioni genetiche riscontrate in soggetti colpiti dal tumore di Ewing, fanno presumere che i geni del cancro svolgano un ruolo determinante nella genesi dei tumori ossei. Raramente tumori ossei possono svilupparsi in tessuti che precedentemente erano stati sottoposti a radioterapia. Per comprendere meglio l’insorgenza dei tumori ossei occorre tener presente il normale sviluppo delle ossa. Una parte importante rivestono le epifisi alle estremità delle ossa: a differenza delle cartilagini inerti delle giunture, esse sono costituite da tessuto cartilagineo cellulare. Le epifisi permettono lo sviluppo in lunghezza delle ossa, processo che si conclude al termine della pubertà. Le cellule del tessuto cartilagineo a crescita rapida muoiono e si calcificano formando un’intelaiatura nella quale si annidano cellule immature: queste diverranno le cellule che formeranno il tessuto osseo vero e proprio, duro e compatto. Se fattori esterni o più spesso interni (ancora ignoti) turbano questo meccanismo, le cellule possono riattivare i vecchi programmi già “disinseriti”: produrranno, per esempio, di nuovo tessuto cartilagineo e si moltiplicheranno in modo incontrollato. Si formeranno così tumori ossei maligni.