POTENZIALE GOL. E allora, porte aperte. E tutti seduti: negli States si parla, si muovono pedine, lo Stato Maggiore del Napoli è tutto lì e i ragionamenti, i vertici di mercato sono inevitabili. E costanti, continui. Argomenti, i soliti: Lozano, l’uomo che ormai mette un like a ogni foto social che lo ritrae in maglia azzurra o lo invita a fare presto i bagagli; James, il tormentone, la telenovela ispano-colombiana che dipende sempre e soltanto dalla decisione del Real; Llorente, il parametro zero che però chiede un ingaggio elevatissimo a 34 anni; Icardi, l’oggetto del grande desiderio che in un colpo solo farebbe schizzare in orbita un potenziale offensivo già molto importante. Ma forse ancora un po’ sofferente in zona gol.
ULTIMI CONTATTI. La situazione di Maurito è ogni giorno più chiara: l’Inter non ha alcuna intenzione di tenerlo e come se non bastasse ha anche assegnato a Lukaku la 9 che dell’argentino è sempre stata la griffe; e anzi è in attesa di ricevere un’offerta ritenuta all’altezza delle pretese. Al momento decisamente elevate: 75, anche 80 milioni di euro. Il Napoli, dal suo canto, non ha superato i 50 milioni, e tra l’altro dopo i colloqui tra De Laurentiis e Marotta di un paio di settimane fa, o giù di lì, l’ultimo contatto è andato in scena di recente tra i direttori sportivi, Ausilio e Giuntoli. Direttamente dall’America.
RICHIESTE E IMMAGINE. Per sbloccare la situazione in maniera definitiva, insomma, serviranno due elementi: cancellare una volta per tutte il pericolo Juve, la meta prediletta di Icardi ma anche un club stracolmo di attaccanti con ingaggi elevatissimi: da Mandzukic e Dybala, che potrebbe anche rientrare in uno scambio con Mauro, a Higuain, fermamente intenzionato a non muoversi da Torino e rinvigorito dalla presenza del suo mentore Sarri; e soprattutto definire gli ultimi aspetti dell’accordo con il giocatore e con Wanda Nara. La richiesta d’ingaggio è importante, intorno ai 7,5 milioni, fermo restando la gestione dei diritti d’immagine, aspetto che il Napoli avoca sempre a sé.
Stasera (le 23 italiane), al “Michigan Stadium” di Ann Arbor, il Napoli tornerà ad affrontare il Barcellona. Gli azzurri hanno ricevuto la visita del leggendario Mario Kempes, campione del mondo con l’Argentina del ‘78. L’obiettivo sarà quello di ripetere la prestazione di mercoledì, magari sbagliando meno sotto porta, per testare ulteriormente la propria condizione al cospetto di un grande avversario. E questa volta sarà vero Barça. Completamente rivoluzionata la difesa, che a Miami ballò non poco con le seconde linee. Allora spazio ai titolari Ter Stegen, Alba, Pique, Lenglet e Semedo. Valverde lancerà dal primo minuto anche Dembele e la nuova stella De Jong, con i sudamericani Vidal, Arthur e Coutinho che potrebbero giocare almeno un tempo. Cambierà qualcosa anche il Napoli e potrebbero avere una chance Chiriches con Younes. Di Lorenzo, Manolas e Ghoulam completeranno il pacchetto difensivo davanti a Meret; mediana affidata al duo Zielinski- Elmas con la curiosità di capire se Allan potrà giocare i suoi primi minuti a gara in corso. Ai lati Callejon e Insigne nell’attacco guidato da Milik, l’uomo più discusso di quest’estate. I tifosi ancora si chiedono se sia l’ex Ajax il bomber giusto per un Napoli da scudetto. In più c’è la questione rinnovo: il contratto del polacco scadrà tra 2 anni e le distanze tra le parti sull’ingaggio rendono molto difficile il prolungamento del rapporto. Il polacco non è sereno e la gara di Miami l’ha confermato. C’è chi invece come Callejon ha reagito diversamente: lo spagnolo è all’ultimo anno di contratto, ma è stato il migliore nella gara dell’Hard Rock Stadium, dimostrandosi a 32 anni ancora un giocatore imprescindibile e tra i più in condizione. L’agente Manuel Quilon ribadisce come non ci siano contatti per il rinnovo, ma se Callejon dovesse continuare così, accettando inoltre l’idea di una maggiore concorrenza rispetto al passato, il Napoli dovrà guardarsi bene dal rinunciare a un calciatore ancora così utile ed efficace. Intanto, aspettando i prossimi acquisti, Giuntoli lavora sul mercato in uscita. La partenza di Verdi dipenderà dal mercato in entrata, mentre ci sono ancora da sistemare Hysaj, sul quale c’è stallo, e Ounas. L’algerino campione d’Africa ha più di una richiesta dalla Francia, Lille in testa, ma occhio al Cagliari, che dopo aver ceduto Farias al Lecce potrebbe fondassi su di lui per completare con la tipica ciliegina la propria campagna d’acquisti da applausi. E da ieri Tutino è ufficialmente un calciatore dell’Hellas: resterà a Verona un anno in prestito