La Fiorentina contro l’Inter: in streaming gratis no Rojadirecta

Questa sera si giocherà il match Fiorentina Inter, valevole per la venticinquesima giornata della Serie A 2018-2019. Il match in programma per domenica 24 febbraio 2019 alle ore 20:30 e andrà in scena proprio allo stadio Artemio Franchi di Firenze. Da una parte,dunque, ci vedrà schierata l’ottava e dall’altra, la terza forza del campionato. La Fiorentina arriva questa partita con 8 risultati utili consecutivi e proprio nell’ultima partita di campionato è riuscita a conquistare i tre punti sul campo della Spal, con un risultato di 4 a 1. La squadra di Pioli arriva quindi al match di questa sera, in un ottimo stato e vorrà conquistare i tre punti per poter cercare di agganciare il sesto posto che al momento è occupato dalla Lazio e dall’Atalanta e che entrambe sono a quota 38 punti. La Fiorentina dopo un inizio di stagione piuttosto titubante, si è rivelata una piacevole sorpresa in questo campionato.

L’Inter invece è reduce da una vittoria del mese di ritorno in Europa League contro il Rapid Vienna, ed ha visto la squadra nerazzurra affermarsi sulla squadra austriaca con un risultato di 4-0. La partita di andata tra Inter e Fiorentina ha visto i  nerazzurri vittoriosi con un risultato di 2 a 1 ed in rete andarono proprio Icardi e D’Ambrosio.

Fiorentina-Inter probabili formazioni

La Fiorentina non potrà contare su Pezzella perché infortunato ed al suo posto giocherà Ceccherini. Simeone dovrebbe ancora andare in panchina, mentre Gerson sarà presente nel tridente offensivo. Per l’Inter, invece, Icardi non è stato convocato e quindi al suo posto giocherà Lautaro Martinez.

FIORENTINA (4-3-2-1): Lafont; Laurini, Milenkovic, Hugo, Biraghi; Benassi, Veretout, Fernandes; Chiesa, Gerson; Muriel. All. Pioli

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Skriniar, Asamoah; Vecino, Brozovic; Politano, Nainggolan, Perisic; Martinez. All. Spalletti

Fiorentina-Inter diretta tv e streaming live

Tutti gli appassionati di calcio e nello specifico del campionato di Serie A potranno vedere le partite quest’anno in diretta tv o anche sui dispositivi mobili, sottoscrivendo un abbonamento a Sky o a dazn. Fiorentina Inter la partita valevole per la giornata numero 25 del campionato di Serie A, sarà visibile in TV sulla piattaforma Sky a partire dalle ore 20:30. La partita inoltre sarà anche visibile in streaming per gli abbonati Sky su Sky Go, che permette quindi di vedere i programmi Sky sul pc ed anche sui dispositivi mobili. Sappiamo che esistono tanti siti che trasmettono le partite in streaming, ma nella maggior parte dei casi si tratta di siti pirata che le autorità giudiziarie rimuovono frequentemente. Per poter guardare la partita su Sky, bisognerà sintonizzarsi sui canali Sky sport Serie A numero 202 del satellite 373 del digitale terrestre ed ancora Sky 1 dal canale 201 del satellite.

All’assalto dell’Inter con Cholito Simeone: Stefano Pioli ha deciso. Dopo averlo utilizzato ultimamente in corso d’opera – complice prima di tutto il grande apporto fornito da subito di Luis Muriel – il tecnico viola salvo imprevisti rilancerà questa sera l’attaccante argentino tra i titolari in una Fiorentina che da inizio 2019 ha saputo trasformarsi in un’autentica macchina da gol: ben 21 quelli realizzati nelle ultime 7 partite fra campionato e Coppa Italia, praticamente una media di tre a gara. L’Inter è avvertita.

Ovviamente l’obiettivo è non fermarsi perché mai come adesso, in un momento decisivo della stagione, c’è bisogno di spingere al massimo sfruttando magari pure…l’Effetto Cholismo. Dopo l’exploit in Champions dell’Atletico Madrid mercoledì contro la Juventus saprà beneficiarne anche la Fiorentina? I tifosi incrociano le dita. Sulla panchina spagnola, si sa, siede da tempo Diego Simeone detto il Cholo, il papà del centravanti viola, 7 trofei vinti in 8 anni e un marchio di fabbrica che rende speciale la sua squadra fatta di sudore, ardore, cuore, “garra”. Caratteristiche che appartengono anche a Simeone junior capace di non arrendersi né immalinconirsi alle prime esclusioni bensì di saper reagire come un leone scappato dalla gabbia. Prova ne sono i 4 gol fatti da subentrante dei 7 finora segnati da inizio stagione (più 3 assist e un rigore procurato): contro il Sassuolo e domenica scorsa con la Spal in campionato, una rete magnifica realizzata facendosi palla al piede oltre 60 metri (l’avesse fatta uno di quei giocatori che godono di particolari preferenze mediatiche le iperboli si sarebbero sprecate); una doppietta in Coppa Italia contro la Roma arricchendo ancor più il bottino di una notte magica per Firenze e la Fiorentina, terminata 7-1 e la conquista di una semifinale ormai imminente.

Dunque Simeone scalpita, gasato dall’impresa del padre contro Ronaldo e compagni (impegni permettendo spera di essere a Torino il 12 marzo per tifare all’Allianz Stadium), sollecitato dal proprio mental coach, motivato da questa sfida con l’Inter che aprirà la settimana più importante per i colori viola. «Siamo pronti e carichi» ripete da giorni. Stavolta non ci sarà il duello con il connazionale Icardi che l’anno scorso, al Franchi, elargì forti emozioni, ma gli stimoli non mancheranno comunque. Proprio contro i nerazzurri un anno fa il Cholito fu decisivo con la sua rete al ‘91 che pareggiò quella di Icardi. Un punto strappato con rabbia, all’ultimo respiro. Tornare a giocare dall’inizio sarà per lui una vittoria, la dimostrazione di quanto sostene da tempo Pioli: «Per me Giovanni è un titolare, per le caratteristiche che ha e il contributo che riesce sempre a dare». Oltretutto il centravanti viola sarà animato pure da obiettivi personali: gli manca appena un gol per arrivare a quota 20 in Serie A con la maglia viola in 62 partite e con la rete segnata domenica ha superato il traguardo dei 50 fra club italiani e argentini. Il tutto in una carriera comunque non ancora pienamente decollata anche se la Fiorentina investendoci 18 milioni e blindandolo fino al 2022 ha dimostrato di credere molto in lui considerandolo un punto fermo anche per il futuro. Intanto Simeone si riappropria di una maglia da titolare e con quella cercherà di riconquistare con i compagni un successo che al Franchi, in campionato, manca da oltre due mesi, dal 3-1 sull’Empoli lo scorso 16 dicembre. Quella volta l’argentino scese in campo dal 1’ e insieme a Mirallas e a Dabo andò a segno contribuendo alla vittoria: è stata, quella, la sua ultima rete segnata in A nel proprio stadio. 80 giorni fa. Tanto per chi di mestiere fa l’attaccante, un’eternità per chi ha il “cholismo” nel dna. Anche per questo Simeone scalpita e Pioli, che lo conosce bene, intende gettarlo subito nell’arena.

Con Simeone favorito a tornare titolare in attacco con Chiesa e Gerson l’indiziato numero uno a uscire è Muriel. Sarebbe la prima volta da quando il colombiano è arrivato a Firenze: con lui sempre in campo dal 1′ la Fiorentina in questo 2019 non ha mai perso ottenendo fra campionato e Coppa Italia 4 successi (contro Torino, Chievo e Spal in trasferta e con la Roma in casa) e 3 pareggi (con Samp e Napoli al Franchi e Udinese fuori). Una sorta insomma di amuleto, senza dimenticare i 4 gol finora realizzati (3 in A e uno in coppa. Insomma, Pioli sfida anche la scaramanzia nell’ipotesi di escluderlo inizialmente senza scordare che l’Inter è fra i bersagli preferiti di Muriel, a segno con le maglie di Lecce, Udinese e Samp. Ma è pur vero che fra tre giorni la Fiorentina affronterà la semifinale d’andata di Coppa Italia con l’Atalanta e fin qui il colombiano non si è risparmiato. Di certo il club viola ha già deciso di riscattarlo a giugno sborsando al Sivigia i 14 milioni previsti a dimostrazione di come il buon Luis abbia già conquistato Firenze, al contrario di Pjaca annunciato ancora ai margini.

La forza del collettivo per rimpiazzare la capacità realizzativa di Icardi in questo momento inutilizzabile. E l’appello che lancia Spalletti alla vigilia della partita di Firenze. Destinatari tutti i giocatori che hanno nelle corde la possibilità di andare in gol. Richiesta dal valore duplice perché anche Keita è fuori per completare il suo percorso di recupero.

L’allenatore nerazzurro passa in rassegna tutti gli elementi che possono dare il loro contributo in proiezione offensiva: «Un calciatore come Joao Mario deve fare gol perché ce l’ha nelle possibilità. Lo stesso discorso vale per Candreva. Vecino fa entrambe le cose: dà sostegno alla fase difensiva e va con le sue incursioni a fare gol. Brozovic ha il piede per far gol da fuori. Numericamente le soluzioni le abbiamo per il totale dei gol fatti. Spero che si riesca a fare qualcosa in più di quel che abbiamo fatto ultimamente in funzione del gol». Nomi che si aggiungono ai marcatori dell’ultima vittoria in campionato con la Sampdoria, firmata da D’Ambrosio e Nainggolan. Un ragionamento che può avere due finalità. Da un lato, togliere pressione a Lautaro Martinez sgravandolo dal compito di essere l’unico a dover finalizzare sotto porta. Dall’altro, far capire a tutti gli altri componenti della squadra che in assenza del bomber principe è necessario moltiplicare gli sforzi per non perdere il bottino di reti garantiti sistematicamente da Maurito.

Spalletti continua a invitare Icardi a riavvicinarsi al gruppo, facendo però capire che l’Inter non può dipendere dalle prestazioni di un singolo giocatore: «Spero come tutti che Mauro ritorni a disposizione. Ma la partita con la Fiorentina non sarà una sfida a distanza contro Icardi, ma un’opportunità di crescita. Una squadra come l’Inter difficilmente dipende da un giocatore. Se si riduce a questo, non è una squadra di livello. Ci sono altri giocatori di qualità che ti permettono di stare dentro una classifica di livello». Ma ovviamente Spalletti spera di recuperare prima possibile almeno Keita, visto che la situazione di Icardi è legata a fattori non solo fisici e calcistici: «Per Keita serve ancora qualche giorno. Sarebbe meglio recuperare qualcuno nel reparto offensivo perché siamo contati. Ci sono partite ravvicinate, l’Europa League ti obbliga a preparare partite in pochi giorni. Si ha la possibilità di sopperire nella singola partita, ma nell’arco di quattro gare in 15 giorni diventa difficile».

L’allenatore è contento per il momento della sua squadra: «Abbiamo avuto una fase particolare. Non siamo riusciti a fare punti nonostante il margine di vantaggio sulle inseguitrici. La differenza ora si è assottigliata ma l’importante è aver ritrovato le nostre qualità. Sono ottimista. La squadra sta bene. Siamo sulla strada giusta. E’ un momento positivo. Individualmente dobbiamo dare quasi il massimo per raggiungere alti livelli». Elogi anche per la Fiorentina: «E’ in eccezionale condizione. Hanno lavorato bene con gli inserimenti sul mercato e Pioli ha trovato la quadratura. La squadra viola sa quando aspettare o ripartire velocemente. E’ un momento difficile per affrontarla. Ma tutte le partite sono esami, obbiettivi e traguardi. Tutte danno la possibilità di conquistare gli stessi punti ma te li devi sempre andare a guadagnare in campo. La squadra ha fatto meglio mettendo a posto cose che ultimamente non ci riuscivano, ma se non le vinci di seguito le partite gli altri si avvicinano».

Luciano Spalletti ha trovato una quadratura precisa dopo tanti esperimenti di uomini e in qualche caso anche di modulo. Questa sera a Firenze l’allenatore nerazzurro – alla caccia della 5ª vittoria consecutiva – dovrebbe riprodurre quell’assetto ormai abbastanza delineato da quando la squadra nerazzurra ha ripreso a ingranare tornando a risultati positivi, una struttura simile per 9/11 a quella vista dal primo minuto con Parma e Sampdoria nelle due ultime giornate di campionato (pur con variazioni diverse nei nomi dell’undici iniziale). Conferma per la coppia centrale formata da De Vrij e Skriniar davanti al neo-capitano Handanovic tra i pali. Sugli esterni la scelta dovrebbe cadere su D’Ambrosio (goleador contro la Sampdoria) e Asamoah. Da centrocampo in su Spalletti ha trovato i suoi uomini: Vecino e Brozovic alle spalle dei trequartisti Politano, Nainggolan (autore del 2-1 decisivo con i blucerchiati) e Perisic, chiamati a ispirare Lautaro Martinez. Proprio la crescita di Nainggolan e Perisic rappresenta la leva sulla quale fare affidamento per allungare la striscia positiva: l’Inter ha improvvisamente ritrovato su livelli che non si erano visti nella prima parte di stagione i due uomini fondamentali per innescare la manovra offensiva. Il terminale ideale delle loro accelerazioni avrebbe dovuto essere Icardi. Ma le note vicende relative all’ex capitano hanno cambiato il destinatario delle loro incursioni. Spalletti prova sempre molte soluzioni nel corso della rifinitura, ma la scelta dovrebbe cadere su questi undici. SICUREZZA PER GLI SCATTI

La squadra ha raggiunto Firenze in treno dopo la rifinitura e il pranzo insieme alla Pinetina. Oggi ad Appiano Gentile ci saranno solo Icardi e Keita per seguire i rispettivi programmi di recupero. Per l’attaccante senegalese i tempi continuano ad allungarsi. Potrebbero servire altre due settimane per rivedere in campo il giocatore che aveva trovato un’ottima condizione nel finale del 2018. L’ex laziale avverte ancora fastidio nella zona dell’infortunio muscolare accusato a gennaio: il bicipite femorale della coscia destra. La questione è particolarmente delicata per un calciatore con le caratteristiche di Keita che basa il suo gioco su continui scatti e accelerazioni. Proprio per questo motivo il jolly offensivo – Spalletti lo considera la prima alternativa a Icardi e Lautaro nel ruolo di prima punta – preferisce guarire perfettamente in modo da poter sprigionare la sua rapidità senza limitazioni al momento del ritorno in campo. E in questa fase Keita sente che il momento non è ancora arrivato.