Sparatoria di Roma, gli autori dell’agguato a Manuel: «L’abbiamo colpito per errore»

Hanno confessato ieri sera in questura, al termine di un interrogatorio durato oltre tre ore negli uffici della Squadra Mobile, i due responsabili della sparatoria all’Axa in cui è incappato, per un tragico scambio di persona, il 19enne Manuel Bortuzzo, giovane promessa del nuoto italiano. Sono due ragazzi italiani di 24 e 25 anni, Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano di Acilia, i due giovani a bordo dello scooter che, sabato notte all’Axa, con un revolver hanno esploso tre colpi «per errore».

Uno dei proiettili ha centrato Manuel, provocandogli una lesione midollare completa, che forse gli impedirà per sempre di tornare a muoversi. «La ragazza è rimasta illesa per miracolo», confermano fonti investigative. La scena è stata ripresa dall’unica telecamera utile, quella piazzata davanti al distributore di sigarette dove si era fermata la coppia, che stava per allontanarsi dalla zona. La telecamera ritrae solo pochi ma essenziali fotogrammi: Manuel intento al distributore, dei fari che di colpo illuminano il piazzale e il ragazzo che si volta e subito dopo si accascia a terra.

REVOLVER E SCOOTER Fondamentale, per le indagini, è stato il ritrovamento, ieri mattina, di un revolver calibro 38, abbandonato in un prato poco distante all’Axa, e forse anche la carcassa di uno scooter incendiato, in cui è incappata una troupe del programma “Chi l’ha visto” recatasi sul posto. Preziose anche le indicazioni rese da un altro testimone, in due identikit molto dettagliati che indicavano persino il particolare taglio di capelli di uno dei due soggetti a bordo del ciclomotore, che non indossava il casco.

Ieri i due di Acilia, sentendosi braccati dalla polizia, si sono recati in questura con i rispettivi avvocati e si sono costituiti.La loro versione dovrà essere verificata dalla pm Elena Nieri, che ha aperto un fascicolo per tentato omicidio insieme all’aggiunto Nunzia D’Elia, mentre i due, che sono stati portati in carcere, rischiano una pena tra i dodici e i vent’anni. Secondo gli investigatori sia Marinelli che Bazzano hanno precedenti per droga (Bazzano anche per rapina) e hanno ammesso di avere sparato per motivi legati a una rissa avvenuta prima nel locale di piazza Eschilo. I due hanno provato a difendersi dicendo di avere subìto delle minacce, forse da una gang rivale. Sia Manuel sia la sua giovane fidanzata sono assolutamente estranei alla vicenda.

Intanto Franco Bortuzzo, al risveglio del figlio in ospedale ha dichiarato che Manuel ha saputo della paralisi, ma non ha pianto: «Manuel è stato forte come sempre. Gli ho promesso che tornerà a camminare ». Il giovane, dal suo letto al San Camillo, aveva già capito qualcosa: «Mi sento mancare la parte sotto» aveva detto ai genitori, che però l’hanno rincuorato. «Noi non smettiamo mai di sperare e nemmeno lui, lo porteremo in un centro specializzato e lui tornerà alla sua vita. Ora sono felice che sia qui»,ha aggiunto commosso il padre. Tantissimi i messaggi di soddisfazione, a partire dal ministro Salvini che si è complimentato con le forze dell’ordine e per le iniziative lanciate a sostegno di Manuel.

IL MONDO DELLO SPORT Tra queste, una fiaccolata sabato alle 17.30 a piazza Eschilo, organizzata dal suo amico e atleta Gabriele Detti, campione mondiale degli 800 m stile libero, che sta già riscuotendo tantissime adesioni sotto lo slogan #forzamanuel. Una foto ritrae i due atleti in corsia, sorridenti e pieni di vita. Del resto, il sogno nel cassetto di Manuel, confessato a una tv locale di Roma, era quello di potersi allenare per le Olimpiadi: «Sono un pesce piccolo, in mezzo agli squali», si era definito. Peccato che quegli squali, in quella maledetta notte a Roma Sud, li abbia incontrati sul serio nella Capitale.