Social network, assenza dopo sette giorni scatta la crisi d’astinenza

I social sono come una droga, anche astenersi per poco tempo dall’uso di piattaforme come Facebook e WhatApp dà sintomi simili a quelli di astinenza da sostanze stupefacenti. È emerso da uno studio pubblicato sulla rivista Cyberpsychology, Behavior, and Social Networking, secondo cui bastano appena sette giorni senza social come – anche senza essere totalmente disconnessi, con libertà d’uso di sms, e-mail e telefono – per manifestare sintomi simili a quelli dell’astinenza da droghe: dall’ansia, alla noia, ai cambiamenti di umore.
Lo studio suggerisce anche che meno del 15% delle persone ce la farebbe a stare senza social per un’intera settimana.

COSA SONO I SOCIAL NETWORK I social network sono siti che consentono di mettere le persone in contatto e far nascere relazioni. Permettono di comunicare e condividere la propria vita con altri utenti che vivono ovunque nel mondo. Per entrare a far parte della comunità di un social network è necessario effettuare una registrazione, compilando il form di richiesta dati per il profilo del nuovo utente. Attraverso la creazione di un profilo personale chi si iscrive può raccontare qualcosa di sé; pubblicare immagini, link, musica e video; partecipare a gruppi tematici e alle relative discussioni; interagire con altri utenti in vari modi. E’ possibile ricercare persone specificando alcuni criteri come età, sesso, luogo di residenza, interessi comuni. I social network si configurano quindi come delle piazze virtuali che espandono la nostra possibilità di comunicare, anche in ambito politico e sociale, trasformandoci in agenti attivi di campagne a favore di quello in cui crediamo. Il social network ha totalmente aperto e modificato le frontiere della comunicazione digitale: integra in un solo “contenitore” vari servizi: il profilo dell’utente, il blog, la messaggistica, il download della musica, la gallery fotografica, la community.

Nei social network, inoltre, è esaltata una delle caratteristiche chiave del Web 2.0, cioè la partecipazione, l’interesse attivo dei membri a trovare amici e coltivare relazioni. La Community è costituita da un gruppo di utenti che si aggrega in base a interessi comuni, per scambiarsi informazioni, cercare il confronto, attivando varie e profilate modalità di interazione interna al gruppo che si è formato e che può crescere e sviluppare a sua volta nuove community più specifiche. Il concetto di Community sviluppa nell’utente un senso di identificazione e di appartenenza a un gruppo che ha connotazioni e competenze particolari, che lo differenziano da altri gruppi e ne determinano l’identità. Gli utenti selezionano le modalità di comunicazione e di socializzazione che meglio aderiscono alle esigenze di interazione della Community e creano strategie mirate a implementare lo scambio di contenuti e di conoscenze. Appartenere a un gruppo che si è autoselezionato significa poter accedere al bagaglio culturale, sociale ed emozionale dei membri che ne fanno parte. L’uso dei social network ha visto una crescita esponenziale negli ultimi anni e coinvolge un numero sempre maggiore di popolazione. Secondo il 43° rapporto annuale del Censis (Centro studi investimenti sociali), pubblicato all’inizio dell’anno, sono 19,8 milioni gli italiani che hanno confidenza con almeno uno dei tanti social network esistenti.

La conoscenza di Facebook e YouTube è massima tra i giovani di 14-29 anni (il 90,3% e l’89,2% rispettivamente), risulta elevata tra gli adulti (il 64,2% e il 64%) e scende notevolmente solo tra gli anziani (il 24,6% e il 22,9%), tra i quali è l’uso ad essere praticamente nullo (intorno all’1,5%). Più della metà dei giovani, invece, utilizza Facebook (56,8%) e più di due terzi YouTube (67,8%), e non è trascurabile l’impiego di YouTube anche tra gli adulti (23,5%). Anche una ricerca condotta dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha confermato l’importanza dei siti di social network tra i ragazzi. “Non si tratta di una centralità, come vedremo, solo d’uso (cioè in termini di ‘quantità’ di minuti passati o di qualità, rispetto al coinvolgimento e profondità nell’uso di tali servizi), ma in primis si tratta di una centralità valoriale. Quando si parla di centralità dei social network si fa riferimento non solo alla capacità che hanno questi servizi di dialogare, fraseggiare, inserirsi con estrema forza nel tempo quotidiano dei giovani, ma ci si riferisce anche a una centralità che fa percepire ai ragazzi tali servizi sempre più ‘indispensabili’. Indispensabili in quanto legati a una contemporaneità in alcuni casi accelerante e complessa, che necessita di strumenti che semplificano e stabilizzano relazioni e tempi. Ma, viceversa, indispensabili anche perché strumenti in grado di aumentare la molteplicità del reale e le occasioni di socialità.”

Si parla già dell’era Web 2.0 come di un periodo ormai in fase di conclusione, che sta cedendo il passo al Real Time Web 3, il web delle comunicazioni in tempo reale, che rappresenta una nuova forma di comunicazione e di essere online: si cercano e si diffondono informazioni su Internet nel momento stesso in cui vengono prodotte. Con questo fenomeno emerge la centralità delle persone all’interno dei social network: sono gli amici che scegliamo il primo sistema di filtraggio della complessità e della eterogeneità delle informazioni online, saranno loro a selezionare i contenuti interessanti e di valore. Le nuove tecnologie da questo punto di vista ci mettono in contatto con dimensioni molto umane: spesso qualcosa ci interessa perché interessa a persone a noi vicine.

FACEBOOK, MYSPACE, NETLOG, ETC.: A CIASCUNO IL SUO Il numero dei social network disponibili nella Rete è in continua ascesa: ce ne sono di tutti i tipi e possono essere generalisti o centrati su un particolare argomento (musica, lavoro, attualità, etc.). E’ impossibile prenderli in esame tutti: si farà una panoramica dei più “famosi” e dei più utilizzati dai giovani. Facebook Facebook è stato fondato il 4 febbraio 2004 da Mark Zuckerberg, all’epoca studente diciannovenne presso l’università di Harvard. Il nome del sito si riferisce agli annuari (che si chiamano, appunto, “Facebook”) con le foto di ogni singolo membro che alcuni college pubblicano all’inizio dell’anno accademico e distribuiscono ai nuovi studenti ed al personale della facoltà come mezzo per conoscere le persone del campus. Lo scopo iniziale di Facebook era di far mantenere i contatti tra studenti di università e licei di tutto il mondo, ma col tempo si è ampliato e oggi è diventato una rete sociale che abbraccia trasversalmente tutti gli utenti di Internet. Secondo i dati forniti dal sito stesso, a fine 2009 il numero degli utenti attivi ha raggiunto i 300 milioni in tutto il mondo. MySpace MySpace è una comunità virtuale, creata nel 2003 da Tom Anderson e Chris DeWolfe. E’ utilizzato soprattutto da musicisti e da appassionati di musica. Twitter Twitter è stato creato nel marzo 2006 dalla Obvious Corporation di San Francisco. E’ un servizio che consente di restare in contatto con altre persone attraverso lo scambio di veloci e frequenti risposte alla domanda: Che c’è di nuovo? Si può condividere e scoprire cosa sta accadendo adesso, in qualunque parte del mondo.

 

L’insieme degli status message pubblicati su Twitter dagli utenti costituisce quindi un’enorme mole di materiale, in molti casi anche di una certa qualità. LinkedIn LinkedIn è un social network utilizzato principalmente per scopi professionali. Consente agli utenti registrati di mantenere una lista di persone conosciute e ritenute affidabili in ambito lavorativo. Habbo Habbo è un mondo virtuale dove i teenager possono socializzare attraverso degli avatar personalizzati. Questo mondo virtuale è basato attorno al concetto di un Hotel con “aree pubbliche” create da Habbo dove tutti gli utenti possono chattare e “stanze degli ospiti” create dagli altri giocatori. Netlog Netlog è un sito belga di social networking che si rivolge in particolare alla gioventù europea. Possiede una tecnologia di localizzazione che assicura che tutti i contenuti siano personalizzati a seconda del profilo di ogni membro. Questo permette ad ogni utente di potere effettuare ricerche personalizzate e di ottenere una visione di insieme sulla comunità, facendo in modo che siano mostrati solo i profili di quei membri provenienti da una determinata regione o che abbiano altre specifiche caratteristiche. Inoltre è anche possibile mettere foto e urla “sotto i riflettori”: è questo un modo per comparire in prima pagina e quindi essere visti da altri utenti di Netlog