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Già oggi potrebbero uscire le prime qualificate agli ottavi di Champions. Andiamo a vedere girone per girone la situazione partendo dalle italiane. Nel gruppo B c’è il Barcellona (9) che se oggi vince a San Siro passa come primo; ma gli basterebbe anche un pareggio se dall’altra parte Tottenham (1) e Psv (1) dovessero fare lo stesso risultato. E con un loro pareggio, l’Inter (6) potrebbe volare agli ottavi se dovesse vincere col Barça. Per la Juve (9) ci sono pochi calcoli da fare: basta il pareggio contro il ManUtd (4) per andare agli ottavi, con la vittoria diventerebbe prima nel girone H. Nel gruppo A c’è il big match Atletico (6)-Dortmund (9): se la squadra di Favre dovesse vincere andrebbe agli ottavi come prima. La vittoria dei Colchoneros, invece, manderebbe tutte e due le squadre agli ottavi se tra Monaco (1) e Bruges (1) finisse pari. A quel punto, però, al Dortmund basterebbe anche un pareggio per passare il turno. Nel gruppo E è tutto nelle mani dell’Ajax (7): se vince col Benfica (3) passa il turno e a quel punto si giocherà il primato col Bayern (7), che può qualificarsi battendo l’Aek (0) e sperando nella vittoria degli olandesi. Chiudiamo con il gruppo F, dove il City (6) giocherà con un orecchio puntato sulla partita del Lione (5): Guardiola deve vincere con lo Shakhtar e sperare in un successo francese con l’Hoffenheim (2). Negli altri gironi, invece, situazione ancora aperta.

Edinson Cavani resta al PSG, per ora. Ma nel cuore c’è Napoli, quella città che lo ha accolto, amato e che in futuro potrebbe tornare ad essere la sua casa. Il fratellastro e agente del Matador Walter Fernando Guglielmone infatti, intervistato da SportNews.eu, smorza l’entusiasmo per un ritorno a breve, ma non chiude la porta in maniera assoluta per quanto riguarda il futuro: “A Edinson piace Napoli, ma resta al Paris Saint-Germain. Sono suggestioni della stampa italiana, ma io non ho avuto contatti con De Laurentiis per un suo ritorno alla corte di Ancelotti. In futuro – prosegue Guglielmone – tutto è possibile, ma affinché possa tornare a Napoli devono esserci le condizioni. Il PSG non regala Cavani. Ad oggi Edinson vuole solo vincere la Champions con i parigini”.

Concordi su un punto Tuchel e Buffon alla vigilia di Napoli-Paris Saint Germain: sarà un’altra squadra quella francese rispetto al match di andata. Cambieranno uomini e sistema di gioco anche perché Cavani dovrebbe andare in panchina. Tuttavia, non manca la fiducia, soprattutto al tecnico tedesco: “Il Napoli è una squadra forte e compatta che gioca insieme da tanti anni, ha qualità individuali ed ottimi meccanismi difensivi, ragion per cui dovremo giocare al nostro massimo livello e con grande personalità come abbiamo fatto di recente in campionato. Abbiamo grandi calciatori e quindi vogliamo vincere questo “secondo round”. Abbiamo cambiato spesso sistema di gioco di recente, vedrò se utilizzare le quattro punte di diamante cercando di non rischiare troppo”. Restano dunque molti i dubbi di formazione, che però Tuchel si diverte a non sciogliere: “Cavani è venuto con noi, si è allenato e poi decideremo se farlo giocare. Non so chi schierare tra Rabiot e Draxler. Verratti fermato ubriaco alla guida della sua auto? Ha fatto un errore, non è stata una cosa professionale ma adesso ci mettiamo questo episodio alle spalle”. Il regista abruzzese è una certezza, Tuchel ne ha almeno altre due: “Recuperiamo Thiago Silva, il nostro capitano, e giocherà Buffon che è una icona e ci darà un grande contributo di esperienza, necessaria in Champions e per di più contro una squadra che conosce”.

Ecco qualche esempio per iniziare:

  1. Svizzera con l’emittente Schweizer Radio und Fernsehen;
  2. Suriname con l’emittente Surinaamse Televisie Stichting;
  3. Serbia con l’emittente Radio-televizija Srbije;
  4. Paraguay con l’emittente Sistema Nacional De Television;
  5. Turchia con l’emittente Turkish Radio and Television Corporation;
  6. Svezia con l’emittente Modern Times Group;
  7. Slovacchia con l’emittente Slovenská Televízia;
  8. Repubblica Ceca con l’emittente Ceca Ceská Televize;
  9. Paesi Bassi con l’emittente Sanoma Media Netherlands;
  10. Portogallo con l’emittente Rádio e Televisão de Portugal.

GIGI FIRMA — Già Buffon, che inizia a rispondere in francese e poi si scioglie in italiano: “Sono emozionato, se ho continuato giocare a 40 anni è per serate come quella di domani, perché mi sento bene e sono motivato. Non è solo per provare a vincere la Champions”. Per adesso deve provare a restare in Champions insieme al suo Psg. Ecco perché si accontenterebbe anche di pareggiare domani sera al San Paolo: “Conosco bene il San Paolo, è difficile giocare qui contro una squadra che ha un grande feeling con il suo pubblico e che all’andata mi ha fatto una grande impressione. Non è una partita decisiva, certo vincere sarebbe una gran cosa ma sarà importante non perdere perché poi avremo la sfida in casa con il Liverpool”. Per spuntarla a Fuorigrotta la formula di Gigi è chiara: “Dobbiamo dimostrare compattezza e le due partite dalle quali veniamo hanno dato indicazioni positive in tal senso”. Poi, sono solo lodi sperticate per il Napoli e per Ancelotti: “Lo scorso anno ho temuto di non vincere lo scudetto per merito degli azzurri che hanno sciorinato un grande calcio. Adesso con Ancelotti mi sembrano abbiano addirittura maggiore consapevolezza nella gestione delle partite. Carletto è una persona speciale, un uomo atipico in questo mondo che si fa apprezzare e che riesce a vincere da vent’anni. Ha qualcosa di diverso dagli altri, ma vi dico che l’allenatore è di un livello addirittura superiore alla persona. Alla Juve mi ha voluto lui dicendomi che sarebbe rimasto lì ed invece io arrivai e lui andò via, si è rifatto vincendo contro di noi la Champions l’anno successivo”. Uno scherzetto che oggi Gigi vorrebbe ricambiare.

La sconfitta del Signal Iduna Park di due settimana fa, contro un Borussia Dortmund che arriva alla sfida del Wanda Metropolitano imbattuto, in virtù di 12 vittorie e tre pareggi, ci poteva anche stare, ma il severo 4-0 è stato un duro colpo da incassare per l’orgoglioso Diego Pablo Simeone, costretto a giocarsi la rivincita in piena emergenza. «Ci aspetta una partita importante per club e giocatori – la prima considerazione del Cholo – in questo momento il Borussia Dortmund è indubbiamente tra le migliori squadre d’Europa. Non è un caso se sono primi in Bundesliga e nessuno è ancora riuscito a batterli in campionato e in Champions. Giocano un calcio spettacolare e possono ambire davvero allo scudetto tedesco».

EMERGENZA. Impegno che sarebbe difficile già di per sé e che si complica ulteriormente per i colchoneros a causa delle contemporanee indisponibilità di Savic, Lemar, Koke e Diego Costa. «Dobbiamo affrontare i contrattempi ed essere ottimisti. Conto di recuperare tutti entro breve. In questa partita mancheranno diversi elementi, ma la squadra, in generale, sta piuttosto bene. Tutti i ragazzi che giocheranno sono in un buon momento». La situazione del gruppo, al momento, è abbastanza rassicurante, con i tedeschi avanti di tre punti rispetto ai madrileni, ma con Monaco e Bruges che proprio non ingranano e che sono rimasti entrambi indietro di 5 lunghezze dai colchoneros. Un successo, pertanto, dovrebbe ipotecare comunque la qualificazione, anche se il primato, in virtù della batosta in terra tedesca, pare ormai una chimera. Tra i più motivati Griezmann, che stasera disputerà la sua 50ª gara in Champions. In chiusura, c’è tempo anche per una battuta sull’attesissima finale di Libertadores tutta argentina tra Boca e River. «L’anno scorso era arrivato in finale il Lanus, ora abbiamo addirittura due finaliste. Il calcio argentino sta crescendo. Sarà una partita fantastica. Speriamo che ci siano anche la pace e la tranquillità necessarie».

IL BORUSSIA. Alla vigilia del match, Lucien Favre ammette di aspettarsi un Atletico ferito e desideroso di rivalsa. «Saranno arrabbiati – la riflessione del tecnico svizzero – una sconfitta come quella che hanno incassato 15 giorni fa, comunque, può capitare a tutti. Sull’1-0 hanno colto una traversa, fosse entrata quella palla magari sarebbe finita diversamente». Recuperati dai rispettivi problemi Gotze e Piszczek, mentre niente da fare per Kagawa, che è rimasto a Dortmund. Sabato prossimo, tra l’altro, i gialloneri ospitano niente meno che il Bayern, ma Favre da mostra di non pensarci. «In questo momento ho in testa solo l’Atletico».