Settembre si preannuncia come un mese molto dispendioso per le tasche degli italiani. Oltre ai rincari legati al materiale scolastico, c’è una nuova stangata che potrebbe abbattersi sulle gamiglie: quella relativa ai prezzi di pane e pasta. A denunciare l’ennesima possibile batosta per i portafogli degli italiani è il Codacons, dopo gli allarmi lanciati dagli analisti del settore.
Ultime notizie anche per i rientranti vacanzieri, che oltre ai rincari che sono legati alla scuola dovranno fare i conti con una nuova stangata relativa ai prezzi del pane e della pasta. E’ questo l’allarme che è stato lanciato dal Codacons, che pare abbia raccolto tutte le perplessità degli analisti di questo settore. Stando a quanto riferito, proprio dal Codacons sembra che la produzione del grano abbia subito un taglio drastico a causa della siccità che ha purtroppo interessato i paesi produttori a partire dalla Russia, a finire dalla Germania, passando anche per l’Ucraina, la Francia e gli Stati Uniti.
Questo ha determinato una riduzione delle scorte per il grano tenero che viene utilizzato per la produzione del pane e dei biscotti, ma un calo ancora più Significativo riguarderebbe il grano duro che viene utilizzata per preparare la pasta.
Le ripercussioni saranno piuttosto pesanti e riguarderanno tanti prodotti, a cominciare dal pane e della pasta. Si pensa che le famiglie potranno aumentare la spesa media di circa €45. “Una famiglia media spende un Italia circa 76 euro al mese per pane e cereali, e il giro d’affari legato al solo pane raggiunge nel nostro paese gli 8 miliardi di euro annui gli italiani consumano ogni anno in media 24 kg procapite di pasta e circa 60 kg di pane, focacce e pizze. Il grano è alla base della nostra dieta quotidiana al punto che un rialzo dei listini al dettaglio del 5% per i prodotti trasformati, determinerebbe una maggiore spesa pari a +45,6 euro annui a famiglia. Una maxi-stangata da complessivi 2,7 miliardi di euro annui a carico degli italiani, considerando tutti i prodotti legati al grano commercializzati nel nostro paese”, è questo nello specifico quanto dichiarato dal Presidente di Codacons Carlo Rienzi.
Purtroppo quello del pane e della pasta, non sarà soltanto l’unico incremento perché già nelle scorse settimane era stato anticipato un aumento delle spese relative alla scuola, ma anche un aumento dei prezzi dell’Elettricità e del metano. Proprio riguardo questi ultimi due incrementi, sembra che la corsa dei prezzi del petrolio sia rallentato negli ultimi mesi e Quindi bisognerà attendere qualche mese prima che avvengono gli adeguamenti delle bollette. Si prevede però che le quotazioni del Barile ricomincino a crescere proprio in autunno e questo inevitabilmente si ripercuoterà sulla benzina e sul gasolio auto, nonché su tutte le merci che vengono trasportate su gomma, e questo si tradurrà in un aumento per la luce e per il gas.