Valladolid-Barcellona 0-1 risultato: Il talento francese firma 1-0 contro la neopromossa

In tutta la scorsa stagione, complicata da infortuni ed evidenti problemi di adattamento dentro e fuori dal campo, Ousmane Dembélé ha fatto 4 gol. Nelle prime 3 gare ufficiali di questa è già a quota 2. Dopo la rete bellissima e decisiva nella Supercoppa di Spagna col Siviglia, il campione del Mondo ieri ha deciso la partita del Barca col Valladolid, finita 1-0. Vaiverde l’ha fatto iniziare di nuovo a sinistra nel tridente offensivo, insistendo nel provare a riempire il vuoto lasciato un anno fa da Neymar, ma come col Siviglia Dembélé ha segnato quando è tornato a destra. Ieri è successo subito dopo l’intervallo, quando Vaiverde è passato dal 4-3-3 al 4-4-2.

Il tecnico è partito con Coutinho, lasciando fuori tutti i nuovi acquisti, ed è chiaro che il rendimento di Dembélé può condizionare tanto la stagione del Barcellona, soprattutto se appare in serate come quelle di ieri sera, con Messi (decisivo e incontenibile con l’Alaves) in serata normale e non stratosferica. Il francese pagato più di 100 milioni (145 con i bonus) lo scorso anno è parso frastornato ma ha dalla sua tecnica, colpi e gioventù: ha ancora 21 anni. Se continua la progressione intrapresa a Dortmund può dare tantissimo alla squadra catalana.

VAR DECISIVA II Barcellona ha sofferto ed è stato salvato prima da un errore sotto porta di Keko e poi dalla Var con la quale l’arbitro ha annullato per un fuorigioco millimetrico il gol del pari dello stesso Keko arrivato al 92’. Qualche minuto prima stessa sorte per una rete di Luis Suarez, per un fuorigioco più evidente. Il Valladolid, neopromosso, ha saputo mettere in difficoltà i campioni di Spagna esattamente come ha fatto il Rayo Vallecano con l’Atletico, dimostrazione della vitalità della Liga.

CAMPO VERGOGNOSO Che però ieri ha fatto una figuraccia per il pessimo stato del terreno di gioco: «Vergognoso» l’ha definito Piqué, ieri 300 gare in Liga, che come al solito ha parlato senza peli sulla lingua: «Vogliono portarci a giocare in America e ci fanno correre su un campo ad altissimo rischio d’infortunio: prima di pensare a vendere il prodotto all’estero
sarà meglio cercare di migliorarlo in casa». Nell’attesa, il Barga continua a punteggio pieno.